Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

"Polite society - Operazione matrimonio": la madre di un mammone minaccia la futura nuora; non in Italia, ma in Pakistan

Recensione del film sulle scelte di vita e sui valori famigliari, a dispetto della società. Un ragazzo, manipolato dalla madre, orchestra un piano terribile ai danni della fidanzata, alla cui sorellina toccherà salvarla, aiutata da due amiche. Voto: 7

06 Giugno 2023

Locandina "Polite society", film del 2023

La locandina del film "Polite society". Fonte: per gentile concessione della Universal Pictures, Ufficio Stampa Echo Group

"Polite Society", il film diretto da Nida Manzoor, arriverà nei cinema italiani il prossimo 14 giugno (Universal Pictures). Un'opera non scontata, ricca di messaggi sottostanti e significati simbolici, perfettamente adattabili al nostro paese.

Trailer in v.o. del film "Polite society"; Trailer in italiano del film "Polite society"

Ria (Priya Kansara) e Lena (Ritu Arya). Fonte: per gentile concessione della Universal Pictures, Ufficio Stampa Echo Group

Trama di "Polite society"

Le protagoniste sono femminili, sono pakistane e vivono a Londra. Ria (Priya Kansara) è una giovanissima sognatrice moderna, infatti nel suo immaginario si vede, più che sposa felice del principe azzurro, una stunt-woman di successo. La sorella maggiore, Lena (Ritu Arya), è un'artista, ma teme e si convince di non essere abbastanza brava per fare di quella passione un mestiere. I genitori delle due ragazze fanno molta fatica ad accettare le loro ambizioni e a supportarle, specie nei confronti della più piccola, che ha, oltre tutto, un suo idolo, cui scrive email su email - non risposte - raccontandosi come futura controfigura femminile. Le due sorelle si sostengono, invece, ma il carattere e la diversa determinazione le porterà a dividersi e a mettersi in contrasto fra loro. Quando la bella Lena, che sta dunque attraversando un periodo critico fatto anche di piccoli fallimenti, incontra quello che ritiene essere il suo uomo ideale e ciò che, a differenza della propensione artistica, la soddisferà, facendola sentire realizzata, Ria decide di salvarla; le vuole impedire di scegliere una vita che, ne è convinta, sarebbe socialmente accettata ma intimamente frustrante per sua sorella. Con l'aiuto complice di due compagne di classe con le quali ha particolarmente legato, anch'esse aspiranti stunt-women, Ria mette a rischio la sua vita per strappare Lena dalle grinfie della futura suocera Raheela (Nimra Bucha), il cui piano, come si scoprirà, è a dir poco diabolico. Il sabotaggio delle nozze riesce, seppure non proprio come pianificato, e lo scopo di lottare per l’indipendenza delle donne pure. Inoltre, grazie ai video molto ben realizzati dalla sorella maggiore, Ria riuscirà a farsi notare nel mondo a lei affine e fare quel salto acrobatico che chiaramente simboleggia coraggio perseveranza e volitività.

Priya Kansara con la regista Nida Manzoor e il direttore della fotografia Ashley Connor. Fonte: per gentile concessione della Universal Pictures, Ufficio Stampa Echo Group

Recensione

Il film di genere commedia/avventura, della durata di meno di due ore, è ritmato, leggero, anche divertente, ma lo si apprezza se lo si guarda con l'occhio del surreale a tratteggio del reale. In breve, se il malefico piano della suocera ai danni della futura nuora ha dell'assurdo, tuttavia, il rapporto quasi morboso con il figlio maschio che, seppure adulto e vaccinato, si fa gestire come un burattino di cui mammà muove i fili a piacimento, è cosa reale e, ahimè, assai diffusa nel nostro paese (oltre che, si vede, in Pakistan!). Il sogno di Ria di farcela nel cinema, a dispetto di tutto e tutti, nonché del suo stesso genere, nel mondo delle controfigure e la paura, al contrario, di Lena di non essere all'altezza delle sue ambizioni artistiche al punto da rinunciare, cercando la felicità altrove, sono tematiche vitali nelle quali molti se non tutti si ritrovano. I genitori che faticano a capire fino in fondo le loro figlie e le strade che intendono intraprendere ma le amano e rispettano in casa e fuori sono ammirevoli e troppi saranno coloro, nel pubblico, che sapranno cosa significhi vestire i loro panni. Il film è intelligente, interessante come suoni e musiche, coloratissimo. Voto: 7.

Raheela (Nimra Bucha). Fonte: per gentile concessione della Universal Pictures, Ufficio Stampa Echo Group  

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x