02 Giugno 2023
Gramellini, fonte: imagoeconomica
Ebbene sì, anche il prode Gramellini lascia la Rai. Dopo Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è ora il turno di un altro ditirambico cantore della globalizzazione neoliberale e del nuovo ordine mentale di completamento del diagramma dei rapporti di forza turbocapitalistici. Il suo abbandono viene anche in questo caso presentato quasi come un eroico gesto di martirio, come la scelta coraggiosa di chi per rimanere fedele alle proprie idee abbandona il campo. Intanto, da quel che risulta leggendo i giornali più venduti d'Italia, Gramellini semplicemente cambia luogo di lavoro, dato che passa direttamente a un'altra rete, La7. Anche in questo caso naturalmente regnerà sovrana la mestizia negli italiani per il fatto che perdono un altro programma notoriamente caratterizzato dal marcato pluralismo, ove trovavano spazio senza eccezioni tutte le posizioni possibili, a patto che fossero allineate con l'ordine mentale politicamente corretto di completamento della globalizzazione neoliberale. Chi ancora non si sia liberato dalla televisione - e, per quel che può valere, lo esorto a farlo il prima possibile -, si trova ora probabilmente in una condizione di gioia e di mestizia: di gioia, perché non vedrà più sulla Rai il programma di globalizzazione accelerata di Gramellini; di mestizia, poiché lo ritroverà tale e quale su la7. Con ogni probabilità, Gramellini continuerà imperterrito sulla nuova rete a impartire le sue lezioncine di politicamente corretto, che qualcuno, come nel caso di Fabio Fazio, ha pure il coraggio di etichettare sotto la voce "programma culturale".
Di Diego Fusaro.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Commenti all'articolo
alelepri55
02 Giugno 2023 - 14:41
Ottimo. Uno schifoso comustaccio in meno nella Rai. E lo ringraziamo per averci risparmiato l'onere di cacciarlo. Adessso bisogna rivedere Rai News 24 che e' ancora impestata da quella metastasi di terroristi mediatici che nella rassegna stampa fanno vedere sempre e solo carta da culo usata di sinistra che chiamano giornali. Gli infami.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia