30 Marzo 2022
Fonte: Wikipedia
Il film Green book è bastato su una storia vera, trama e cast del capolavoro Peter Farrelly che racconta dell'amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano. La vicenda è ambientata nell'America negli anni sessanta, non proprio il periodo più facile per le persone di colore che vivevano negli Stati Uniti d'America. Il film ha come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali, rispettivamente nei panni di Frank "Tony Lip" Vallelonga e Don Shirley. Il primo è un ex buttafuori che, dopo aver perso il lavoro, viene assunto dal pianista classico afroamericano Don Shirley. Finisce a essere il suo autista e tuttofare, poi i due stringono amicizia sempre di più.
Come già accennato, il film Green book, del 2018 e vincitore di tre premi Oscar nel 2019, è ispirato a una storia vera. Quella appunto Tony Lip (pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga) e Don Shirley. Tra l'altro, Frank Anthony Vallelonga e padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga. La produzione è iniziata a New Orleans nel 2017, a novembre. Per riuscire a interpretare al meglio il suo ruolo, l'attore Viggo Mortensen è dovuto ingrassare di 20 chili.
All'inizio degli anni '60 del 900, il pianista Don era in tour in molte città del paese. Un po' per paura, un po' per comodità, chiese alla di assumere un autista/bodyguard. Il compito del nuovo assunto sarebbe stato quelli di portare nelle varie zone in cui erano previste le esibizioni. Nel film si vede anche la cosiddetta Negro Motorist Green Book, sempre portata da Don. Questa era una mappa di motel, ristoranti e distributori di benzina in cui i neri venivano accettati. Tutte o quasi le vicende del film sono realmente accadute. Il regista si è preso solo qualche libertà scenica. Per esempio Tony ha accompagnato Shirley da una città all’altra per circa un anno e mezzo, ma il film si svolge nell'arco di tempo di circa 2 mesi.
Come già accennato, per sostenere economicamente la famiglia, Frank "Tony Lip" Vallelonga convince Don Shirley ad assumerlo come guardia del corpo e autista. La casa discografica di Don impone a Tony il rispetto delle scadenze dei concerti e gli consegna una copia del cosiddetto Green Book. Qui, come già accennato, sono indicati gli alberghi e i ristoranti nei quali gli afroamericani vengono accolti, anzi segregati.
Il rapporto tra i due uomini è all'inizio diffidente e problematico Questo un po' a causa dei pregiudizi di Tony e un po' del carattere altezzoso di Don. Tuttavia, dopo un po', Tony si rende conto del grande talento di Don. Inoltre, comprende che, nonostante il pianista sia accolto trionfalmente durante i suoi concerti, subisce vessazioni e violenza di ogni tipo per colpa della sua etnia.
Doc Don Shirley è nato a Pensacola, in Florida, il 29 gennaio del 1927. I suoi genitori, immigrati, erano di origine giamaicana. Da bambino ha scoperto la passione per la musica e ha iniziato a suonare il pianoforte. Successivamente, compiuti i 18 anni, ha iniziato a suonare da professionista. Venne notato dal produttori musicale Sol Hourk, il quale gli consigliò di focalizzarsi sul jazz. Secondo Hourk, infatti, Don non avrebbe dovuto perdere tempo uno strumento come il pianoforte, in quanto nessuno avrebbe mai voluto un pianista nero come musicista di musica classica.
Al contrario, Frank Anthony Vallelonga, soprannominato Lip (labbro) fin da quando era bambino, era nato in una cittadina della Pennsylvania. Anche lui era figlio di immigranti, ma italiani. Nato il 9 luglio del 1930, ebbe prima un'esperienza nelle file dell’esercito americano. Poi ottenne lavoro come buttafuori al nightclub Copacabana e inseguito divenne autista di Shirley
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