19 Gennaio 2022
Giusy Ferreri (foto LaPresse)
Dalla prima apparizione nel programma X Factor, nel 2008, Giusy Ferreri ha ottenuto un successo dopo l’altro, diventando una delle cantautrici più popolari e amate del panorama italiano.
La fama non è però arrivata per caso. La tenacia di Giusy Ferreri l’aveva già portata a calcare le scene, cantando in piccoli pub, e a combattere contro una grave malformazione cardiaca.
«Un attacco improvviso di tachicardia, poi il buio». Così Giusy Ferreri descrive la sincope che l’ha colpita a soli 19 anni, mentre si trovava in sala d’incisione.
Un episodio causato dalla sindrome di Wolff-Parkinson-White, una patologia cardiaca congenita dovuta alla presenza di una o più vie accessorie tra gli atri e i ventricoli, spesso confusa, come per la Ferreri, con il più comune “soffio al cuore” che colpisce molti bambini e scompare con la crescita.
Uno dei sintomi più comuni della Wolff-Parkinson-White è la tachicardia, che può sviluppare aritmie nel corso degli anni, compromettendo l’efficienza del cuore. Le aritmie possono presentarsi sotto forma di palpitazioni improvvise, stanchezza e respiro affannoso, o causare svenimenti.
Nei casi più gravi, i pazienti possono sperimentare la fibrillazione ventricolare, un episodio letale se non trattato tempestivamente.
Il percorso di Giusy Ferreri non è stato facile: la diagnosi arrivata a soli 8 anni, dopo il primo episodio di tachicardia parossistica (un’aritmia grave in cui si possono superare i 160 palpiti al minuto), era stata una doccia fredda: "Che tristezza guardare le mie compagne di scuola che si scatenavano durante l’ora di educazione fisica".
Poi i farmaci e la difficoltà di sostenere lo stile di vita imposto dalla malattia: "Da bambina gli attacchi di tachicardia erano rari ma potenti e lunghissimi, col tempo duravano meno, ma mi assalivano quasi tutti i giorni", dichiara Giusy Ferreri. Una situazione che l’ha convinta a provare la chirurgia.
Dopo essersi sottoposta a due interventi in due settimane, a causa della difficile posizione del tessuto cardiaco interessato, a soli 21 anni, Giusy Ferreri scopriva una nuova vita, oltre la malattia.
Oggi, con uno stile di vita sano ed esercizi di respirazione, la cantautrice tiene a bada i sintomi della sindrome di Wolff-Parkinson-White che ancora la accompagnano, e ha persino ideato una soluzione per potersi scatenare sul palco: "Indosso tacchi altissimi". Autocontrollo, senza rinunciare allo stile.
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