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OMC- Med Energy Conference, al via il dibattito sulle sfide della transizione energetica

A Ravenna riuniti gli attori dell'industria energetica. Presenti anche i ministri di Libia e Egitto.

28 Settembre 2021

 OMC- Med Energy Conference, al via il dibattito sulle sfide della transizione energetica

Nick Brandt (instagram @nickbrandtphotography)

La pandemia provocata dal Covid-19 ha senza dubbio reso manifeste le sottili e forti interconnessioni che tengono insieme la nostra fragile Terra.  Per citare una celebre questione alla base della Teoria del Caos di  Lorenz: “Può il  battito d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?”

Tuttavia, se la riduzione delle attività umane ha infuso ottimismo nella capacità straordinaria di rigenerazione del nostro Pianeta durante il lockdown, le lancette del climateclock continuano a scorrere impietose.

Che per il cambiamento climatico non esista alcun vaccino lo dimostra il fatto che L’Eart Overshoot Day, il giorno che indica l’esaurimento delle risorse sostenibili che il nostro Pianeta può offrire nell’arco di un anno, sia caduto già il 29 luglio.  Avremmo quindi bisogno per soddisfare la nostra richiesta di energia delle risorse di un altro intero pianeta. Ma 'un altro pianeta non lo abbiamo’, ci ricordano i ragazzi di Friday for Future. Una generazione in pericolo, consapevole, inascoltata.

Proprio oggi a Milano si riuniscono quattrocento ragazzi di duecento Paesi per discutere di ambiente. Le loro idee si inseriranno all’interno del Pre-COP26 che si terrà nel capoluogo lombardo il 30 settembre per poi arrivare infine al fatidico appuntamento di Glascow con il Cop26 il prossimo 31 ottobre.

In concomitanza a Ravenna prende avvio oggi l'Omc - Med Emergy Conference, la kermesse dedicata al settore dell’energia. La parola d’ordine è decarbonizzazione. Il mezzo l’integrazione: la sinergia tra diversi player, l’integrazione delle energie rinnovabili, l’inclusione di giovani. Non è possibile infatti "una sola soluzione, ma una serie di percorsi", sottolinea Monica Spada, la quale  aggiunge:  “Il settore energetico è in fase di transizione dinamica: nel 2020, nonostante l'attuale contrazione, sono stati spesi più di 500 miliardi di dollari in tecnologie di transizione energetica, 800 miliardi se si considerano anche le attività di efficienza energetica."

"Entro il 2050 il mondo dell'energia sarà sicuramente completamente diverso: l’efficienza energetica migliorerà fino al 60% elettrificazione e l’energia rinnovabile quadruplicherà la capacità attuale fino a circa 11000 GW. L’economia sarà circolare,
mentre l’idrogeno rappresenterà il 6-15% del mix energetico, mentre il riutilizzo CCS e CO2, che ridurrà circa 6-8 GtCo2, sono alcuni dei principali driver dello sviluppo futuro." 

Spada (OMC): “Transizione energetica, non può esistere soluzione univoca”

VIDEO-Spada (OMC): “Transizione energetica, non può esistere soluzione univoca”

Ai nostri microfoni la Presidente ha poi sottolineato: "La transizione energetica è una sfida complessa, che ha tanti strati i quali hanno riverberi tecnologici, economi e sociali che chiedono investimenti. Non può esistere una soluzione unica per una sfida così stratificata. Ci saranno molti percorsi che ci permetteranno di creare nuovi modelli di business che saranno sostenibili ed efficaci per la crescita a lungo termini. OMC vuole mettere tutti gli attori intorno a un tavolo, quindi compagnie, leader del business, istituzioni, associazioni nazionale e internazionali del mediterraneo, per affrontare insieme i possibili percorsi e trovar insieme le migliori soluzioni".

"Con la pandemia non abbiamo avuto modo di incontrarci per due anni e questo si è sentito. Oggi sentiamo molto entusiasmo nel rincontrarci vis a vis per discutere delle nostre idee. Questo ci ha anche permesso di rafforzare i rapporti grazia alla tecnologia e di istituire una advisory board con la quale ci siamo confrontati sulle priorità del dibattito energetico".

OMC- Med Energy Conference: presenti anche i ministri di Libia e Egitto

All’interno della tavola rotonda “Riposizionare l’industria in uno scenario post pandemico, prospettive e programmi” si sono susseguiti inoltre gli interventi di Mohamed Oun, ministro del petrolio e del gas della Libia e Tarek El Molla, ministro del Petrolio e delle risorse minerarie dell’Egitto.

“Nel campo dell’energia siamo di fronte a una serie di sfide che portano a un cambio di paradigma. Dobbiamo riuscire ad attivare il cambiamento per diventare carbon neutral entro le prossime decadi” afferma  il ministro libico- “L’energia - spiega - deve svilupparsi in maniera sostenibile, grazie alle nuove tecnologie. E cerchiamo nuovi investitori privati che siano disponibili a investire in Libia in questo campo.”

Il ministro egiziano, al quale fa appello l’associazione Ravenna Coraggiosa per la liberazione di Patrick Zaki, ha sottolineato invece: “Le sfide a cui ci siamo trovati di fronte in questo ultimo periodo sul fronte economico ed energetico sono legate principalmente alla pandemia, e l’Egitto è stato uno dei Paesi che le ha affrontate con successo, riuscendo a crescere economicamente nonostante la crisi pandemica.”

OMC, Puliti (Eni): “Decarbonizzazione, far crescere le rinnovabili e preservare le foreste” 

VIDEO-OMC, Puliti (Eni): “Decarbonizzazione, far crescere le rinnovabili e preservare le foreste”

Alessandro Puliti, COO Natural Resources di Eni a Il Giornale d’Italia ha sottolineato: “La sfida per il futuro delle rinnovabili è farle crescere. Abbiamo annunciato l'installazione di 60 gigawatt da fonti rinnovabili al 2050 e il raggiungimento di questo target è fondamentale nella nostra strategia di decarbonizzazione.”

“Fare sistema intorno alle rinnovabili è importantissimo: tutti sanno che si tratta di fonti intermittenti e non programmabili, quindi vanno complementate a fonti di energia che possono sopperire a questa difficoltà. Almeno fintanto che non si mettano a punto sistemi di energy storage con le rinnovabili che abbiano la capacità sufficienti. Per questo crediamo che la generazione da gas avrà ancora un ruolo molto importante.”

“Eni sta lavorando in maniera importante ad esempio sulla conservazione delle foreste, perché significa preservare la capacità naturale del pianeta di assorbire co2. Se questa capacità viene minata tutti gli obiettivi che sono stati dichiarati non verranno raggiunti. Anche qui abbiamo dei target importanti che prevedono 40-50 tonnellate l’anno di co2 assorbite sulla conservazione dell’energia al 2050. Se viene meno questo aspetto si rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti per la decarbonizzazione.”

OMC, Ciarocchi (Eni): “Decarbonizzazione, necessario intervenire con la cattura e lo stoccaggio della Co2”

VIDEO-OMC, Ciarocchi (Eni): “Decarbonizzazione, necessario intervenire con la cattura e lo stoccaggio della co2”

Nella seconda giornata di lavori è intervenuto Luigi Ciarrocchi, Ccus&Forestry Director, Eni che ha aggiunto un contributo fondamentale in merito alla cattura, allo stoccaggio e al riutilizzo della Co2. Proprio a largo di Ravenna nel mare Adriatico, Eni punta a creare un hub per lo storage di anidride carbonica con il riutilizzo anche di una parte delle infrastrutture esistenti di giacimenti esauriti. Ne abbiamo parlato con l'esperto che ci ha spiegato perché è così importante agire subito: 

"È importante raggiungere l’obiettivo sfidante che ci siamo dati: decarbonizzare tutto il sistema al 2050. Ci sono diverse soluzioni da intraprendere: pensare che una sola soluzione possa essere sufficiente sicuramente non ci aiuta. Dobbiamo promuovere le rinnovabili, agire sull’efficienza energetica, promuovere l’utilizzo della mobilità sostenibile, andare ad utilizzare i carburanti a basse emissioni, ma tutto ciò non basta", ha affermato.

"Se vogliamo agire su tutti quei settori industriali ad alte emissioni, come ad esempio le acciaierie, dobbiamo puntare all'utilizzo della CCS (Carbon Capture and Storage),quindi alla cattura e al riutilizzo della co2."

"È un percorso necessario perché oggi in Italia questi settori emettono più di 80 tonnellate di co2 all’anno, che rappresentano circa il 20-25% delle emissioni. E’ necessario intervenire altrimenti corriamo il rischio di non raggiungere gli obiettivi."

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