FDA boccia vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer: "68,7% di reazioni avverse segnalate entro 7 giorni dalla 1° dose e nessuna efficacia" - LO STUDIO

Il dottor dottor Marty Makary della FDA: "La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio, non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono"

Il vaccino sperimentale antinfluenzale a base di mRNA sviluppato da Pfizer è stato bocciato dalla Food and Drug Administration (FDA) perché è stato rilevato il 68,7% di reazioni avverse entro 7 giorni dalla 1° dose e non c'è stato alcun beneficio in termini di efficacia, soprattutto per quanto riguarda gli anziani. A dichiararlo è stato il commissario della FDA, il dottor Marty Makary, che ha parlato di "fallimento".

FDA boccia vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer: "68,7% di reazioni avverse e nessun beneficio"

Il vaccino sperimentale contro l'influenza della Pfizer non riceverà l'approvazione in assenza di nuovi dati che dimostrino che protegge gli anziani dall'influenza, come dichiarato dal commissario della Food and Drug Administration il 29 novembre su Fox News, come riporta l'articolo di Zachary Stieber pubblicato il 02.12.2025 sulla rivista The Epoch Times. Il vaccino contro l'acido ribonucleico messaggero (mRNA) "ha fallito negli anzianiha precisato il dottor Marty Makary -. La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio. Non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono in una sperimentazione clinica. Sarebbe una presa in giro della scienza approvare automaticamente prodotti senza dati".

Secondo un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, il vaccino sperimentale ha mostrato risultati promettenti in persone sane tra i 18 e i 64 anni, superando un vaccino già approvato. Tuttavia, dai dati pubblicati su ClinicalTrials.gov è emerso che i ricercatori avrebbero omesso informazioni cruciali riguardanti gli anziani: tra i partecipanti over 65, lo 0,5% ha sviluppato malattie simil-influenzali con casi confermati in laboratorio, ossia la stessa percentuale registrata con il vaccino già autorizzato, inoltre il 68,7% degli anziani ha segnalato reazioni avverse entro sette giorni dalla vaccinazione Pfizer, mentre con il vaccino già esistente ne erano state segnalate il 25,8%.

Nello studio pubblicato su PubMed, si legge che il vaccino a mRNA di Pfizer è stato associato a più eventi di reattogenicità rispetto al precedente. Tra gli effetti avversi presenti nella tabella, compaiono problemi cardiovascovali e respiratori, fra cui trombosi ed edema polmonare, asma, ecchimosi, ulcere cutanee, aneurisma, embolie e stenosi aortiche, prolassi uterini e vaginali, lesione tubulare e masse renali, iperplasie prostatiche. Oltre a numerose altre patologie, vengono anche segnalati problemi psicologici, da ideazioni suicidiarie a disturbo da stress post-traumatico a depressione e altri disturbi. 

Dopo la pubblicazione dei dati e la scoperta delle omissioni, sono state sollevate dure critiche. "Ritengo che questo rappresenti una grave mancanza di integrità nel processo di revisione paritaria. Il comitato editoriale del NEJM dovrebbe fornire una spiegazione chiara di come si sia verificato questo errore e... richiedere agli autori di correggere gli articoli attuali e di riferire sui risultati completi dello studio", ha dichiarato Retsef Levi, professore al MIT e membro del comitato consultivo dei CDCa The Epoch Times in un'e-mail, richiedendo una spiegazione chiara da parte del comitato editoriale. Pfizer non ha rilasciato commenti in merito alla vicenda.

Questo studio ha inevitabilmente riportato alla mente la sperimentazione molto breve del vaccino Covid (60 giorni come dichiarato dal dottor Giovanni Frajese a Il Giornale d'Italia), le reazioni avverse evidenziate in studi successivi alle somministrazioni e la scarsa efficacia ammessa anche da AIFA con 3 anni di ritardo.