13 Novembre 2025
Fonte: imagoeconomica
Paralizzato e cieco dopo tre settimane dopo la terza dose di vaccino Covid Pfizer. È la storia del 53enne palermitano Vladimiro Zarbo, che nel gennaio 2022, nel giro di 24 ore prima si sono paralizzate le gambe, poi le braccia. Qualche ora dopo ha perso totalmente la vista, che ora ha in parte recuperato. Gli effetti avversi del siero hanno avuto un effetto letale su di lui, e solo tre anni dopo Zarbo ha avuto una diagnosi ufficiale: "Mielomeningoencefalopatia post vaccinale", certificata da parte di due neurologi ospedalieri, uno di Villa Sofia di Palermo e l’altro del Vesta di Milano. Tuttavia, il Servizio sanitario nazionale si ostina a non voler riconoscere questa malattia come "post vaccinale" e per questo continua a negargli le cure fondamentali.
Quella di Vladimiro Zarbo rappresenta l'ennesima storia di un soggetto menomato dagli effetti avversi del vaccino Covid. Sono tantissimi coloro i quali nel corso di questi anni sono caduti vittima degli effetti collaterali del siero. Diverse le ricostruzioni, che hanno illustrato come il vaccino Covid abbia avuto un effetto letale su di loro. Nei casi più sfortunati, sono stati i parenti a raccontare l'agonia del soggetto, morto in seguito all'inoculazione.
Zarbo ha raccontato: "Fin dall’inizio, tre, quattro medici specialisti neurologi che mi hanno visitato negli ospedali dove sono stato ricoverato, sia al Cervello che al Villa Sofia di Palermo, mi hanno detto a voce che era stata colpa del vaccino contro il Covid, e la cosa mi aveva sorpreso perché io avevo fatto il vaccino perché pensavo, così, di essere tutelato. Ho subito capito che i medici non sapevano che cosa fare: andavano a tentoni prescrivendomi esami, ma nessuno indagava sulla causa più probabile di quello che mi stava capitando, e questo a detta loro".
L'uomo è stato sottoposto a terapie che curavano solo i sintomi, ma tralasciando la parte della causa scatenante. I medici che avevano puntato il dito contro il vaccino non hanno segnalato la correlazione all'Aifa, e l'uomo si è dovuto rivolgere ad un'associazione. Tutto inutile visto che il Servizio sanitario nazionale gli nega le cure.
Il suo medico di base gli ha prescritto su indicazione di uno specialista una ricetta che prevede una terapia di purificazione del sangue con la diagnosi di "intossicazione da farmaco", tradotto: un'intossicazione da vaccino Covid. Ma questa per il nostro Sistema sanitario nazionale, ed è stata rifiutata dal Cup di Palermo.
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