12 Settembre 2025
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Uno studio canadese indipendente, "Quantification of residual plasmid Dna and SV40 promoter-enhancer sequences in Pfizer/BioNTech and Moderna modRna Covid-19 vaccines from Ontario, Canada", scritto da David Speicher, Jessica Rosa e Kevin McKernan, ha rilevato che i vaccini Covid a mRna, come Pfizer e Modena, rilasciano Dna plasmidico fino a 627 oltre i limiti di sicurezza per i sieri. Ciò causa anomalie nel sistema immunitario, ma anche modificazioni permanenti nella sequenza genetica di ogni inoculato potenzialmente.
Un’analisi indipendente condotta da Speicher, Rose e McKernan nel 2025 ha lanciato un nuovo allarme sui vaccini a mRna contro il Covid. I ricercatori hanno esaminato 32 flaconi provenienti da 16 lotti di Pfizer-BioNTech e Moderna in Ontario, scoprendo che entrambi contengono quantità di Dna plasmidico ben superiori a quanto previsto dagli standard internazionali.
Secondo i dati pubblicati, usando la fluorometria il Dna totale risultava da 36 fino a oltre 627 volte più alto del limite di sicurezza di 10 nanogrammi per dose stabilito dalle linee guida. Con un’analisi più mirata (qPCR), i lotti Moderna rientravano quasi sempre nei parametri, ma alcuni lotti Pfizer superavano il limite, con la presenza della sequenza SV40 promoter-enhancer, storicamente associata a studi sul cancro per la sua capacità di attivare geni in modo aggressivo.
Gli autori segnalano inoltre che parte di questo Dna sembra incapsulata all’interno delle nanoparticelle lipidiche che veicolano l’mRna, il che potrebbe facilitarne l’ingresso nel nucleo delle cellule umane. Questo solleva il timore di possibili integrazioni nel genoma o di effetti a lungo termine ancora sconosciuti.
Ma cosa significa Dna plasmidico? È il materiale genetico usato come stampo per produrre l’mRna. Normalmente dovrebbe essere quasi del tutto eliminato prima della distribuzione del vaccino, perché frammenti di Dna estranei nel corpo potrebbero causare risposte immunitarie anomale o, in teoria, modificazioni permanenti.
Sempre più studi stanno confermando che il problema non è isolato e che servono indagini indipendenti per capire se queste contaminazioni possano avere effetti clinici. Alcuni scienziati chiedono una revisione urgente dei lotti e la sospensione temporanea delle campagne vaccinali basate su mRna finché non sarà chiarita l’entità del rischio.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia