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Vaccino Covid, eurodeputato Gerald Hauser: “Calo delle nascite in Europa possibile conseguenza dell’inoculazione”, depositata interrogazione

L'eurodeputato austriaco ha denunciato che il calo delle nascite in Europa potrebbe essere la conseguenza degli effetti avversi del vaccino Covid

11 Luglio 2025

Vaccino Covid

Vaccino Covid (fonte foto Lapresse)

Un’interrogazione parlamentare depositata dall’eurodeputato austriaco Gerald Hauser (PfE – Patrioti per l’Europa) riaccende il dibattito sugli effetti a lungo termine della vaccinazione anti-Covid, puntando stavolta i riflettori sui dati demografici. “Calo delle nascite in Europa possibile conseguenza dell’inoculazione”, denuncia Hauser, che chiede alla Commissione Europea di avviare un’indagine indipendente. Al centro della questione, uno studio proveniente dalla Repubblica Ceca che evidenzierebbe una correlazione allarmante tra stato vaccinale e fertilità.

Vaccino Covid, eurodeputato Gerald Hauser: “Calo delle nascite in Europa possibile conseguenza dell’inoculazione”, depositata interrogazione

Nel documento ufficiale inviato alla Commissione von der Leyen, Hauser richiama i contenuti di uno studio recentemente pubblicato in Repubblica Ceca, primo nel suo genere a valutare in modo sistematico la relazione tra vaccinazione anti-Covid nelle donne e tassi di natalità. Secondo i risultati riportati, sarebbe stato osservato un calo marcato delle nascite tra le donne vaccinate a partire dalla seconda metà del 2021, mentre le donne non vaccinate avrebbero fatto registrare un tasso di natalità superiore di circa il 50%.

Una disparità che, secondo Hauser, “non può essere ignorata” e che richiederebbe “urgente chiarezza scientifica” su eventuali effetti avversi dei vaccini anti-Covid sulla fertilità, sia femminile che maschile. L’eurodeputato, appartenente al gruppo dei Patrioti per l’Europa, chiede quindi alla Commissione Europea di finanziare uno studio epidemiologico indipendente a livello comunitario, fondato sui registri nazionali delle nascite e sui dati vaccinali.

L’obiettivo, scrive, è indagare in modo trasparente e scientificamente solido la possibile esistenza di una correlazione tra inoculazione e fertilità, anche alla luce delle crescenti segnalazioni cliniche relative alla sfera riproduttiva maschile.

L’iniziativa si colloca in un momento in cui, nonostante la sicurezza dei vaccini sia stata più volte confermata dagli enti regolatori internazionali, continua a emergere la richiesta di maggiore trasparenza sugli effetti a lungo termine della campagna vaccinale, in particolare sul fronte della salute riproduttiva. La palla, ora, passa alla Commissione.

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