11 Maggio 2025
Vaccino Covid Moderna, fonte: imagoeconomica
Moderna insiste e presenta uno studio sul vaccino Covid e antinfluenzale a mRNA, un farmaco che utilizza gli anticorpi generati dall’RNA messaggero. Questo, è stato pubblicato sulla rivista JAMA Network. Per i ricercatori, il serio in attesa di approvazione avrebbe dato una presunta risposta positiva contro il Covid e contro la maggior parte dei ceppi influenzali per le persone over 50. Tuttavia, è la stessa Moderna ad ammettere come siano presenti anche effetti avversi come il classico dolore sul braccio post-iniezione, ma anche "affaticamento e mal di testa".
È stato pubblicato studio di Moderna su JAMA Network sul nuovo vaccino Covid e antinfluenzale a mRNA della multinazionale farmaceutica americana. Uno studio "condotto in 146 centri statunitensi su adulti di età pari o superiore a 50 anni arruolati tra il 19 ottobre 2023 e il 21 novembre 2023. L'estrazione dei dati è stata completata il 9 aprile 2024". Moderna asserisce come l'obiettivo fosse sostanzialmente quella di arrivare ad ottenere un presunto effetto positivo, superiore a quello del singolo vaccino, ormai diffuso da diversi anni e tra quelli principali somministrati durante il Covid assieme a quello di Pfizer.
"In questo studio di fase 3, mRNA-1083 ha suscitato risposte immunitarie non inferiori contro la vaccinazione standard: vaccino antinfluenzale stagionale autorizzato a dose standard o ad alto dosaggio (A/H1N1, A/H3N2, B/Victoria, B/Yamagata) co-somministrato con il vaccino SARS-CoV-2 autorizzato (Omicron XBB.1.5). Il vaccino multicomponente mRNA-1083 ha mostrato un profilo di tollerabilità e sicurezza accettabile".
E poi: "Ciò significa che è stato dimostrato che l'mRNA-1083 è almeno altrettanto immunogeno dei vaccini standard raccomandati contro l'influenza stagionale e il COVID-19 ed è ben tollerato negli adulti di 50 anni e più". Tuttavia, è stata la stessa Moderna a sostenere come le reazioni avverse a questo siero esistano: dolore nel sito dell'iniezione, affaticamento e mal di testa. E non è escluso se ne possano riscontrare altre una volta che verrà diffuso definitivamente. "Le reazioni avverse sollecitate sono state numericamente più elevate in frequenza e gravità dopo la vaccinazione con mRNA-1083 rispetto ai comparatori in entrambe le coorti di età".
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