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Speranza è svalutato, ma la leggenda dei vaccini salvifici (e innocui) persiste

Propaganda sorda a tutte le smentite e le conferme della scienza. Se sono così indispensabili questi sieri sperimentali come mai Moderna li cancella dalla produzione in Africa, sostituendoli con altri per nuove malattie? E li vogliono inserire nelle assicurazioni...

24 Aprile 2024

Max Ti vaccini

Quella dello Speranza dedito alla salvezza dei cittadini e pertanto martirizzato è una buffonata che nessuno più si prende la briga di sostenere, neanche Speranza. Però l’altra cialtronata, quella dei vaccini che hanno salvato l’umanità, resiste, nelle provocazioni dei parlamentari da social piddini e dei loro servi o alter ego: “Chi te l’ha detto che i vaccini provocano reazioni avverse?”. La stessa scienza che sbandieravano loro. Ma si sa che, specie a sinistra, la scienza riposa in una sensibilità zdanoviana, da realismo scientista, o soccorre alla propaganda o si fa finta di niente. Chi scrive ha fatto un libro pieno di storie di vittime vaccinali, che rigurgita di prove e controprove scientifiche, il libro è finito primo in classifica ma si ha cura di non parlarne in alcun modo. Non passa giorno senza che nuove dimostrazioni, prove, relazioni, studi, casistiche confermino quello che tutti sanno e che tutti sapevano, anche Speranza, anche Draghi, Conte e Mattarella: i vaccini possono fare malissimo, possono anche uccidere, almeno quelli non filtrati, non l’acqua distillata che hanno somministrato ai potenti. Ma la dignità è come il coraggio di don Abbondio, se non la conosci, se l’hai rinnegata, è inutile. Che ne dicono allora le groupie vaccinali di questa notizia uscita sulla stampa di tutta Europa, anche se con scarso rilievo? “L’ultima di una lista di una decina di ciclisti tra uomini e donne. Anna Schackley, 22 anni, seconda nella prova in linea ai Campionati europei Under 23 del 2023 e bronzo ai Mondiali di Glasgow Under 23 sempre del 2023, lascia il ciclismo a soli 22 anni a causa dai problemi cardiaci derivati da un’aritmia diagnosticata recentemente. Dire che sono devastata di fronte a questa notizia, è poco» sottolinea la ciclista britannica a cui gli esami medici hanno tolto l’abilitazione alle corse professionistiche. Schakley era considerata una dei maggiori talenti del ciclismo femminile britannico e il suo addio allo sport professionistico ha riaperto la discussione da un lato sui presunti scarsi controlli preventivi, dall’altro sul perché si scoprano patologie in atleti che fino a poco tempo prima erano considerati sani. Un fenomeno che sembra essersi accentuato dopo la pandemia provocata dal Covid anche se i dati a disposizione sono troppo pochi per giungere a conclusioni. Resta il rammarico per vedere esclusa dal ciclismo professionistico un’atleta così promettente. «Siamo molto dispiaciuti che la carriera ciclistica di Anna finisca in questo modo» sottolinea Danny Stam, il direttore sportivo della SD Worx-Protime, la squadra di Schackley. «Faremo tutto il possibile per aiutarla a tornare alla sua vita normale» conclude Stam”.

Le faccende sgradite si ignorano. Cascano sul prato tre calciatori in una sola domenica? “Cose sempre successe”. Ma per i social circola un video con i folgorati solo degli ultimi mesi che ha dell’allucinante, del terrificante. Se davvero “è sempre successo”, come mai prima nessuno ci faceva caso? Eppure si parla di morti fulminee di atleti, ragazzi di venti, venticinque anni. Queste morti continuano imperterrite, a volte in forme grottesche come per quel soccorritore di ambulanza stecchito mentre guidava trasportando un ferito, a Monterotondo. E sempre più giovani, come avevano pronosticato i vari Montagnier, Tarro ed altri. Questi non sono scienziati da prendere sul serio?

Se i vaccini hanno salvato l’umanità e continuano a farlo, come mai Moderna ha appena annunciato la sospensione di una produzione gigantesca di vaccini in Kenya, destinata a tutta l’Africa, con la motivazione, squisita, esemplare, che “non convengono più, sarebbe una produzione in perdita”? Per rifarsi del mancato affare, Moderna annuncia la imminente realizzazione di “vaccini alternativi” per un ventaglio di nuove malattie attese, dal cancro al diabete a qualsiasi patologia si possa escogitare. Con ciò confermando la percezione, indotta, organizzata, del vaccino come rimedio esoterico: non qualcosa che cura, che difende, ma che previene dalle sciagure del destino e della natura. Qualcosa di insostenibile e, per chi crede, demoniaco. Ma già l’Unione Europea sta valutando la possibilità di imporre ogni genere di vaccinazione come precondizione non trattabile per qualsiasi tipo di contratto assicurativo, qualcosa che va oltre la concezione strumentale dell’individuo, visto come cavia, come suddito entusiasta, elaborata finora. Non se ne parlerà fino alle elezioni di giugno, poi, segnatevi queste righe, i media, i giornali verranno allertati per introdurre gradualmente lo scenario. Se si vuole l’ennesima conferma scientifica del meccanismo micidiale di questi sieri sperimentali, ecco uno studio a cura della giornalista australiana Rebekah Barnett e pubblicato sul suo account Substack: parla di nuovi, ulteriori studi che confermano il legame tra vaccini Covid a tecnologia rMNA e insorgenza di forme oncologiche, anche a dimensione “turbo”. Discutibile, confutabile, ma si preferisce fare finta di niente. La leggenda dei vaccini salvifici e innocui va tenuta su, Africa o non Africa.

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