23 Aprile 2024
Fonte: Pixabay
Il periodo del Covid ha portato con se tantissime restrizioni, una fra tutte il lockdown, che ha asserragliato dentro le mure di casa le famiglie, compresi ovviamente i neonati e i bambini, che sono quelli ad aver pagato le maggiori conseguenze. Secondo uno studio condotto dagli scienziati del Johns Hopkins Children's Center e pubblicato su JAMA Pediatrics, i più piccoli sono stati influenzati in maniera importante dalle restrizioni: i minori di 5 anni hanno sviluppato aumento di stress, ansia e isolamento sociale che non ha fatto bene al loro sviluppo.
Il team, guidato da Sara Johnson, ha esaminato i possibili collegamenti tra i punteggi di screening delle tappe dello sviluppo e le limitazioni dovute alla pandemia. Questi dati si basano da oltre 5.000 studi pediatrici e operatori sanitari in 48 stati americani e mettono nero su bianco una cosa che moltissime famiglie hanno già sperimentato: i bambini, non potendo uscire per fare una passeggiata, giocare all'aperto, incontrare i loro amici e svolgere tutte quelle attività normali per chi ha quell'età, non ne sono usciti benissimo.
La Johnson prova a minimizzare: "Sebbene siano emersi dei piccoli cambiamenti i ritardi nelle tappe fondamentali dello sviluppo non sono cosi' rilevanti. Sappiamo che la diffusione del nuovo coronavirus ha sconvolto la vita di moltissime persone, ed è importante capire come queste alterazioni si siano ripercosse sui bambini". Precedenti studi avevano ipotizzato anche conseguenze sul sonno e sul rischio di obesità infantile.
Non sembrano emergere differenze per quanto riguarda le abilità motorie: "Non ci aspettavamo dati simili per bambini e neonati - riporta Johnson - e abbiamo anche scoperto che le preoccupazioni e lo stress genitoriale non è aumentato di molto durante il periodo di restrizioni. In linea di massima, questi risultati sono rassicuranti, ma le implicazioni a lungo termine dello sviluppo infantile restano poco chiare", ammette.
"Speriamo che il nostro lavoro - conclude l'autrice - possa contribuire alla pianificazione di interventi mirati per le future situazioni emergenziali, che tengano conto dei bisogni dei più piccoli".
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