15 Settembre 2023
Giuseppe Barbaro, fonte: imagoeconomica
Il dott. Giuseppe Barbaro è dirigente medico ospedaliero specialista in medicina interna e in cardiologia. È il Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia presso un importante ospedale di Roma. Il dottore è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in merito alla recente nomina del professor Rocco Bellantone come nuovo commissario dell'Iss, in particolare per quanto riguarda le posizioni critiche del professore nei confronti dell'obbligo vaccinale.
E’ ancora presto per dirlo. Certamente, le sue prime dichiarazioni sembrerebbero a favore di una discontinuità, rispetto a Brusaferro, nel riconoscere sia la natura empirica della medicina che un’apertura verso un dialogo che permeta di definire gli errori finora commessi sia nella gestione della pandemia che della campagna vaccinale, affinchè questi errori non si ripetano. Tuttavia, in ambito medico, è necessario che chi ha sbagliato paghi per aver violato i principi ippocratici fondanti della nostra professione basati sulla indipendenza e non condizionabilità della stessa da parte della politica.
-Tale ipotetico cambio di prospettiva a suo avviso nasce in seno alle autorità sanitarie stesse o è in un diverso clima politico che ne vanno ricercate le cause?
Ritengo che il clima politico sia cambiato e la voglia di discontinuità richiesta dalla popolazione non può essere ignorata dalla politica. Una parte della classe medica sta riconsiderando la narrativa ideologico-dogmatica che ha caraterizzato gli ultimi due anni, ma, tristemente, è ancora legata alle direttive politiche, anche per la posizione, esclusivamente politica, degli ordini che hanno condizionato l’attività medica e l’assistenza del malato, specialmente a livello territoriale, sostenendo circolari ministeriali senza alcuna evidenza clinica (v. tachipirina e vigile attesa), ritendendo tali circolari l’espressione della scienza, quando, invece, erano, specifiche indicazioni di natura scientistico-ideologico. La politica, nei suoi atti, non può nascondersi con la maschera di una scienza che è invece scientismo.
-Lei ha in più occasioni parlato della necessità di una riconciliazione della classe medica, in che modo dovrebbe muoversi in questo senso il professor Bellantone?
Sarebbe necessario riconciliare la classe medica, la quale è attualmente sfaldata con relativa e progressiva crisi del rapporto medico-paziente. Sarebbe opportuna un’amnistia (come fu nel 1946 da parte di Togliatti) per un’estinzione dei procedimenti disciplinari a carico di quei medici che, durante il periodo pandemico, fedeli al codice deontologico, hanno agito in libertà,indipendenza e non condizionabilità dalla politica, nell’esclusivo interesse della salute del paziente, della sua vita e della sua qualità di vita. In tal modo, medici con opinioni diverse potrebbero confrontarsi sui dati scientifici e clinici reali ed aggiornati per giungere ad un’ intesa che impedisca che gli errori effetuati negli ultimi due anni vengano ripetuti. Il professore Bellantone potrebbe essere promotore, tramite il ministro, di simile iniziativa.
-Sembrerebbero aumentare le voci di nuove strette sanitarie a partire dal mese di ottobre (proprio in queste ore il Ministro Schillaci ha annunciato l’arrivo di nuovi vaccini Covid a partire da fine settembre): la nomina del professore, notoriamente scettico nei confronti dell’obbligo vaccinale, è la garanzia che da parte delle autorità non si intenda ripetere le draconiane misure degli anni passati?
L’obbligo vaccinale non può essere ipotizzato. Questo profarmaco genico non protegge né dall’infezione, né dal contagio. Questo era noto fin dal 2021. Sono disponibili farmaci antinfiammatori efficaci e più economici che possono ridurre, se somministrati precocemente, la pressione ospedaliera e la prognosi della malattia. Peraltro, questo profarmaco aggiornato è stato prodotto su varianti virali già estinte con possibile ridotta risposta a nuove varianti mutate vaccino-resistenti. Colpisce come, nonostante il rapporto dell’EMA di setembre 2022, che dichiara non disponibili i dati clinici riferibili ai fragili (già esclusi nello studio pre-autorizzazione), si insista a considerare prioritaria la vaccinazione in questi soggetti, incluse le donne in gravidanza e in allattamento. Ritengo che Schillaci debba effettuare un più efficace spoiling system a livello di Direzioni Generali del Ministero che sono ancora sotto il controllo di uomini del periodo Speranza.
-Crede che il “vento del cambiamento”, se di questo si tratta, soffierà anche sulle altre agenzie sanitarie? Quali nomi si aspetta per Css e Aifa?
Me lo auguro, perché la verità sta emergendo e non si può più continuare a mentire. Per il CSS e AIFA vedrei molto bene, perché competenti e non condizionati dalla politica, Bizzarri e Cosentino, rispettivamente. Inoltre, mi auguro che la commissione di inchiesta, anche attraverso l’audizione di esperti indipendenti, possa fare chiarezza sulla gestione della pandemia e della campagna vaccinale, nonché degli eventi avversi (in continua crescita, incluso il fenomeno delle morti improvvise in giovane età), con l’audizione delle Associazione dei danneggiati, identificando eventuali colpevoli (politici e medici) che dovranno essere poi giudicati dalla magistratura.
Il Dott. Giuseppe Barbaro è specialista in Medicina Interna e in Cardiologia. È specializzato nello studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali (es. HIV) ed alle complicanze della terapia antiretrovirale (HAART). Inoltre, è specializzato nella valutazione di marker di adiposità viscerale cardiaca, mediante la determinazione ecocardiografica dello spessore del tessuto adiposo epicardico nei soggetti con lipodistrofia da farmaci antiretrovirali e in quelli affetti da obesità e sindrome metabolica. È autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche e di quattro libri sulle complicanze cardiovascolari della malattia da HIV (h index=56).
L'intervista è stata rilasciata a titolo personale.
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