14 Agosto 2023
Vaccino, fonte: imagoeconomica
Il ministero della Salute ha diffuso una circolare nella quale si specificano le linee guida sul vaccino Covid e non solo per l'autunno. Annunciata la campagna vaccinale per la nuova stagione che si svolgerà assieme a quella anti influenzale, così come accaduto nel 2022. A differenza degli anni passati nessun obbligo, anche se resta la raccomandazione per determinate categorie come gli anziani, i fragili ed operatori sanitari.
Una raccomandazione, come scritto pochi giorni fa, vittima dell'allarmismo di questi giorni. Il Covid è (sarebbe) tornato a risalire ma in realtà i dati sui positivi ed i decessi sono irrisori. Il ministero specifica: "In concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, è previsto l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti COVID-19 con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici (formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5), la cui approvazione da parte di Ema e Aifa è prevista per fine estate/inizio autunno e di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre".
L'emergenza, come tra l'altro certificato dall'Oms, è finita. Nonostante ciò il diktat dei vertici istituzionali è quello di continuare con le dosi, soprattutto per certe categorie verso cui si è scoperto essere abbastanza esposte al rischio, per via dei sieri non testati su di essi.
All'interno della circolare si specifica che "l’obiettivo" è "di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari". Ecco le categorie a rischio: over 60, operatori sanitari, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in gravidanza e fragili, colpiti da particolare malattie elencate. Cardiopatie, diabete, insufficienza renale, problemi neurologici importanti, cirrosi gravi...
Ma non finisce qui: "La vaccinazione viene consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità".
Infine nella circolare, come era già successo, si ribadisce quando dovrebbe essere già noto a tutti gli operatori sanitari: “Si raccomanda a tutti gli operatori sanitari, il rispetto dei principi delle buone pratiche vaccinali e l’attenzione nel segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa e si sottolinea l’importanza della tempestività della segnalazione al sistema di farmacovigilanza dell’Aifa”. Le segnalazioni possono partire anche dai cittadini.
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