16 Agosto 2022
Borotalco Johnson & Johnson (fonte: Twitter @giuseppe_alto)
Johnson & Johnson annuncia: stop alla vendita di borotalco dal 2023. La produzione di "baby powder" verrà interrotta in maniera definitiva. Già nel 2020 la decisione di fermare la vendita negli Stati Uniti e in Canada dove già da tempo la multinazionale veniva tempestata di cause multimilionarie per i presunti danni alla salute provocati dal prodotto. E proprio il rischio tumori, assieme al fattore giudiziario, ha portato la società a decidere l'estensione dello stop alla produzione e vendita in tutto il mondo. Ciò arriva in un certo senso a sorpresa. Lo scorso maggio, infatti, i soci avevano votato contro un simile provvedimento per l'Europa.
"Come parte di una valutazione del portafoglio mondiale - si legge nel comunicato reso pubblico dalla multinazionale nelle ultime ore - abbiamo preso la decisione commerciale di passare a un portafoglio di borotalco interamente a base di amido di mais. Come risultato di questa transizione, il talco JOHNSON’S® Baby Powder verrà interrotto a livello globale nel 2023". Nessuna conferma sui potenziali rischi per la salute portati dal loro prodotto. Anzi, la società sottolinea che: "La nostra posizione sulla sicurezza del nostro talco rimane invariata". E ancora: "Sosteniamo fermamente i decenni di analisi scientifiche indipendenti da parte di esperti medici di tutto il mondo che confermano che il talco JOHNSON’S® Baby Powder è sicuro, non contiene amianto e non provoca il cancro".
Nei fatti però le motivazioni plausibili sembrerebbero essere altre. Oltre ai rischi per la salute già da tempo la multinazionale si è trovata costretta a far fronte a un numero enorme di cause giudiziarie. Si parla di decine di migliaia. Tanto che lo scorso ottobre 2021 la società aveva dichiarato la bancarotta di una sua filiale appositamente creata per gestire tutti i casi. Contestualmente aveva anche creato un fondo da ben due miliardi di dollari per "risolvere tutti i reclami relativi al talco cosmetico in modo equo per tutte le parti, inclusi eventuali richiedenti attuali e futuri".
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