19 Maggio 2022
fonte: imagoeconomica.it
Nuovi dati poco rassicuranti emergono sul vaccino Covid: lo ammette il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe che, pubblicando i risultati oggi, mostra come in questi periodo in Italia ci sia un calo dei nuovi contagi, delle ospedalizzazioni e dei morti ma, al tempo stesso, da qualche mese si assiste ad un progressivo aumento del tasso di mortalità in uomini e donne over 80 e persone nella fascia 60-79 anni. Inoltre solo una persona immunocompromessa su quattro ha ricevuto la quarta dose. Negli altri fragili la copertura è di appena 11,5%.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, parlando del siero anti-Covid afferma: "Aspettare l’autunno per avere un vaccino aggiornato è molto pericoloso per le persone vulnerabili che, al contrario, devono ricevere l’ulteriore booster a 120 giorni dalla terza dose". Nel monitoraggio settimanale si legge che "le evidenze scientifiche dimostrano che la protezione del farmaco nei confronti della malattia grave inizia a calare ad appena tre mesi dalla somministrazione del booster. "In Italia, a partire da metà febbraio", sottolinea Gimbe, "si rileva un progressivo aumento del tasso di mortalità negli over 80 (da 28,8 a 40,1 decessi per 100mila persone) e, seppure in misura minore, nella fascia 60-79 anni (da 3,4 a 4,9 decessi per 100mila persone), con conseguente numero assoluto di decessi molto elevato nelle fasce più anziane della popolazione, in particolare negli over 80".
Numero non positivi anche per la quarta dose che non sembra decollare. Al 18 maggio, rilevano i dati di Gimbe,"sono state somministrate solo 509.480 quarte dosi rispetto a una platea di 4,4 milioni di persone. Il tasso di copertura nazionale è dell'11,5%". Sono invece 8,22 milioni gli italiani senza la terza dose. In questa ultima settimana, la media nazionale delle somministrazioni è stata di appena 7.795 somministrazioni al giorno. "Il calo dell’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave – spiega il presidente della Fondazione – sta determinando un netto aumento della mortalità nelle fasce più anziane della popolazione, già vaccinate con tre dosi, mentre si stanno sempre più consolidando le evidenze scientifiche sull’efficacia del secondo booster nel ridurre ospedalizzazioni e decessi. In tal senso, le inaccettabili disuguaglianze regionali sulle coperture con le quarte dosi parlano chiaro: occorre passare ovunque a strategie di chiamata attiva, molto più efficaci della prenotazione volontaria, con un auspicabile coinvolgimento dei medici di famiglia".
Per quanto riguarda i decessi Covid giornalieri, questi sono in calo, anche se ad oggi se ne registrano circa 100 al giorno. Sulle ospedalizzazioni, spiega il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, "il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid registra un’ulteriore flessione". E ancora: "Rimane stabile il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media mobile a 7 giorni è di 35 rispetto ai 33 della settimana precedente", conclude infine.
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