12 Maggio 2022
Vulvodinia (foto Pixabay)
La vulvodinia è un disturbo ginecologico caratterizzato da dolore cronico alla vulva e ai tessuti circostanti: scopriamo bene cos'è, sintomi, cura e cause. In Italia colpisce circa il 15% delle donne, ma non ha un target specifico. Si presenta soprattutto in età fertile, ma può colpire anche in altri periodi della vita.
Si tratta di una percezione dolorosa a livello vulvare. Precisamente è disturbo ginecologico caratterizzato da dolore cronico alla vulva e ai tessuti che circondano l’accesso alla vagina. Prima di scoprire i sintomi e le cause, specifichiamo che colpisce le donne soprattutto in età fertile, ma non solo. Non avendo un target specifico si può presentare anche in altri periodi della vita, dalla pubertà alla menopausa.
Ci sono diversi tipi di vulvodinia. Quella denominata spontanea comporta dolore e fastidio anche in assenza di stimolazione. I quella provocata invece i sintomi si presentano a seguito di una stimolazione (penetrazione vaginale o anche un semplice contatto).
In base poi alla sua localizzazione assume altre denominazioni. Si chiama generalizzata quando il disturbo interessa tutta l’area vulvare. Localizzata invece quando il disturbo è limitato a precise zone, che possono essere anche il clitoride o il vestibolo.
Fra i sintomi della vulvodinia i principali consistono in bruciore, irritazione, secchezza, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) e arrossamento. Questo disturbo può dare una sensazione di abrasione a livello vulvare, tensione, sensazione simile a punture di spillo. Poi ancora disepitelizzazione, percezione di avere tagli sulla mucosa e gonfiore.
Solitamente non è accompagnate da traumi fisici visibili a occhio nudo.
Le cause della vulvodinia sono varie. Fra le principali troviamo le seguenti, come riporta il sito dell'Humanitas:
Questo disturbo può anche essere causato da alcune abitudini quotidiane. Fra queste l’indossare indumenti troppo stretti, l’andare in bicicletta o stare sedute. Può anche associarsi a disturbi vescicali e/o uretrali.
Può generare nelle donne che ne sono colpite irritabilità, depressione e frustrazione. Questo va poi ad incidere nei rapporti intimi e anche sociali.
In presenza di vulvodinia, gli esperti suggeriscono di evitare i comportamenti in grado di scatenare il dolore. Bisognerebbe preferire indumenti intimi in cotone o in fibroina di seta medicata. L'abbigliamento dovrebbe inoltre essere ampio e non stretto. Quando si scelgono gli assorbenti si dovrebbero preferire quelli in cotone. Per quanto riguarda l'igiene intima sarebbero da evitare i detergenti mentolati e profumati.
Tra le varie opzioni di cura della vulvodinia vi sono anche farmaci antidolorifici o creme ad azione anestetica locale. In presenza di un’alterazione spastica della muscolatura perineale-vulvare viene consigliata la riabilitazione del pavimento pelvico anche in associazione a miorilassanti. In presenza dei sintomi propri di questo disturbo bisognerebbe rivolgersi al proprio medico curante o a un ginecologo specializzato che potrà valutare la situazione e individuare il migliore trattamento.
Le donne con dolore vulvare frequentemente hanno una comorbilità con altre patologie. Fra queste compaiono l'endometriosi, la cistite interstiziale, la sindrome del colon irritabile e la fibromialgia.
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