12 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
Potrà il Covid-19 essere presto paragonato a una normale influenza? Il virus diventerà endemico? E se la risposta è sì, quanto tempo ancora ci vorrà? A rispondere alle numerose domande degli italiani sono gli esperti. Una cosa però per microbiologici ed infettivologi è certa: bisogna dire basta all'eccessivo all'allarmismo visto soprattutto negli ultimi mesi. "Questa sorta di isteria deve finire" secondo la microbiologa Maria Rita Gismondo. "Bisogna seguire il modello spagnolo", spinge invece Matteo Bassetti.
Il Governo spagnolo si sta preparando a gestire il Covid come un'influenza "e non vedo grosse differenze tra quel paese e l'Italia. Dobbiamo cercare di cambiare la testa di chi ci governa soprattutto nell'ambito della ministero della Salute con meno teoria e più pratica". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova.
"Anche l'Italia - continua l'esperto - è pronta a svoltare da pandemia a endemia. Ci sono però troppe leggi, leggine, lacci e lacciuoli, che ci stanno complicando la vita in maniera impressionate. L'Italia con un cambio di passo segua il modello spagnolo". E ancora: "Dobbiamo finire di fare alcune cose che andavano bene un anno fa ma oggi non vanno bene più" come "il report giornaliero dei contagi che francamente non fa altro che mettere ansia a chi lo legge".
"C'è una voglia di normalità, ma siamo in una fase di transizione, perché dobbiamo far passare questa nottata che è un po' lunga, una nottata che prevedrà un impegno diciamo fino a marzo. Però i vari governi vogliono lanciare un messaggio positivo, lo stesso che abbiamo lanciato noi con la scuola". Così parla invece Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano. "Vogliamo superare l'emergenza, prepariamoci a una nuova normalità e a una convivenza col virus", continua il virologo.
Secondo il dottore i numeri che occorrono per iniziare a gestire il Coronavirus come un'endemia sarebbero "quelli della zona bianca". "Se si va oltre - dice - comincia ad esserci ancora una condizione problematica. Ci sono ancora troppi morti, probabilmente perché abbiamo un mix di Omicron e Delta, per poterla gestire come un'influenza. Oggi siamo in questa fase di transizione".
Nella gestione di Covid in Italia "purtroppo viviamo ancora in un isterismo che deve finire. E soprattutto deve finire questo 'tamponificio' che non serve a nulla e ci sta facendo sprecare tante risorse economiche e umane che potrebbero essere investite diversamente". Lo afferma la microbiologa Maria Rita Gismondo mentre invita tutti a guardare alla Spagna, che "secondo quanto dichiarato dal suo premier sta preparando un bel piano di ritorno alla vita normale. Un modello di convivenza con il virus che, come dico da tempo, avremmo dovuto cominciare a pianificare anche noi".
La direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano ne è sicura: "Abbiamo capito che questo virus resterà con noi per tanti anni o forse per sempre, e perché oggi abbiamo i mezzi per convivere con Sars-CoV-2 minimizzandone il più possibile i danni: armi come i vaccini, soprattutto, ma anche come i nuovi farmaci antivirali". Certamente comunque - precisa infine - la malattia "non è da sottovalutare, specie per le persone fragili".
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