28 Aprile 2021
Vaccini Pfizer, adesso serve anche la terza dose. Non è uno dei pareri, talvolta discordanti di uno dei tanti virologi che ci siamo abituati, ormai, ad ascoltare, ma quello di Ugur Shain, nientemeno che il fondatore della BioNTech, creatrice del vaccino, che prevede la necessità di una terza somministrazione del siero anti coronavirus prodotto dalla sua casa farmaceutica.
"Nel tempo la protezione del vaccino contro il virus diminuisce, con il calo degli anticorpi dunque sarà necessaria una terza vaccinazione: secondo le mie stime dopo 9 mesi dalla seconda somministrazione, al massimo dopo 12 mesi" ha spiegato lo scienziato durante un incontro in Germania, come riportato da Agi.
Lo scienziato ha parlato di quella che, secondo, lui sarà la nuova normalità nell’era del coronavirus. "Per me la nuova normalità significa che ci si potrà proteggere dal virus e che si tornerà a muoversi liberamente, ma anche che ci saranno persone che non sono vaccinate, magari perché non vogliono o che a causa di un cattivo sistema immunitario sono ancora a rischio. Dobbiamo fare attenzione anche a loro". Inoltre, ha aggiunto Sahin, "probabilmente ci saranno altri piccoli focolai, ma questi potranno essere rapidamente controllati". Insomma, a detta dello scienziato, "alla fine potremo dimenticare tutta l'emotività legata al coronavirus. È questa la nuova normalità".
Vaccinazioni anche ai bambini. "Noi pensiamo sia giusto offrire la vaccinazione anti-covid anche ai bambini: anche i piccoli possono avere percorsi gravi, e per quanto sia raro ci sono casi per i quali finiscano in terapia intensiva". "Allo stesso tempo sembra che il long Covid possa colpire anche loro. Per tutti questi motivi riteniamo sia opportuno offrire in futuro la vaccinazione anche ai bambini, anche perché contribuirebbe a rafforzare l'immunità di gregge".
Ora si guarda ad un progetto globale. "Stiamo discutendo con l'Ue di creare in Europa una rete produttiva europea. Al tempo stesso stiamo trattando per creare centri in Asia, e stiamo pensando a realizzare centri produttivi anche in Africa".
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