27 Aprile 2021
Laboratorio (fonte foto LaPresse)
Ottime notizie: in laboratorio è stato creato un "super-anticorpo" monoclonale in grado di proteggerci dal Covid e dalle sue varianti. L'annuncio in Italia arriva proprio mentre la variante indiana inizia a suscitare grande preoccupazione soprattutto in Veneto, dove sono stati individuati i primi casi. L'anticorpo è sviluppato da un team di ricercatori di istituti scientifici dell'Unione Europea.
Il "super-anticorpo" è stato creato da un gruppo di esperti europei - tra cui figura anche l'Italia, con alcuni scienziati della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia - i quali, dopo aver ottenuto due anticorpi derivati dal plasma di guariti, hanno messo a punto una "molecola bispecifica" denominata CoV-X2 che dovrebbe proteggere contro le varianti le Covid.
Lo studio, pubblicato su Nature, rappresenta un grande passo nella lotta contro il Coronavirus. "Questa nuova scoperta - dice Mariya Gabriel, Commissario per l'istruzione, gioventù, sport e cultura - grazie al lavoro dei ricercatori finanziati dall'Ue, potrebbe prevenire e trattare i casi di Covid-19, salvando in definitiva delle vite".
La particolarità dell'anticorpo monoclonale consiste nel riconoscere contemporanemente due diversi antigeni del virus. Lo hanno scoperto i ricercatori che hanno unito due anticorpi naturali in una singola molecola artificiale e test preclinici. Gli esperti inoltre hanno dimostrato che tale anticorpo è in grado di proteggere sia contro il Covid che contro le sue varianti.
L'anticorpo - spiega Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di virologia molecolare del San Matteo - "è stato sviluppato nell'ambito dell'attività del progetto di ricerca Atac (Antibody Therapy Against Coronavirus), finanziato dall'Erc (European Research Council). Fanno parte del consorzio di ricerca anche il Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia), l'Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) di Bellinzona (Svizzera), l'università di Braunschweig (Germania) e il Joint Research Center (Jcr) della Commissione Europea. Ha collaborato anche la Rockfeller University di New York".
Lo scopo della ricerca - prosegue Baldanti - era "sviluppare un'immunoterapia contro Covid-19 sfruttando tre diversi approcci per massimizzare le possibilità di successo e sfruttare i vantaggi di ciascun approccio. Il primo approccio è consistito nella 'immunoterapia con plasma iperimmune', sviluppato principalmente a Pavia. Il secondo approccio, 'immunoterapia con gamma-globuline', è stato seguito dal Karolinka Institutet di Stoccolma. L'approccio 'immunoterapia mediante anticorpi monoclonali' è stato sviluppato dalla Technische Universität Braunschweig, e dall'Irb di Bellinzona".
Quest'ultimo - conclude l'esperto - "ha avuto successo nel generare anticorpi monoclonali umani altamente reattivi. Le caratteristiche biologiche e l'efficacia degli anticorpi monoclonali cosi prodotti sono state definite dal nostro gruppo di ricerca presso il San Matteo".
Di Giorgia Belfiore
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