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Vaccino AstraZeneca, l'Ema ha preso la decisione definitiva: "Sicuro ed efficace"

Von der Leyen su tutte le furie per la questione dell'export con la Gran Bretagna: "Se non ci danno le dosi le blocchiamo anche noi"

18 Marzo 2021

Vaccino AstraZeneca: l'Ema verso l'ok: ma è scontro Ue-Gb sull'export

Fonte: lapresse.it

Alle 17 di oggi, giovedì 18 marzo, l'Ema ha presto la decisione definitiva sull'approvazione al vaccino contro il Covid di Astrazeneca, dopo la sua sospensione in 17 Paesi europei a seguito di alcuni casi di trombosi. Il vaccino Covid di AstraZeneca "è sicuro ed efficace nella protezione dal Coronavirus, non è associato all'aumento del rischio di eventi trombotici". Queste le parole degli esperti. Intanto è esplosa la questione dell'export dei vaccini verso il Regno Unito. Prima del verdetto definitivo dell'Agenzia europea del farmaco sulla sicurezza del siero anti-Covid di AstraZeneca, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen si è detta pronta ad "usare ogni strumento" per ottenere reciprocità e proporzionalità nelle esportazioni degli immunizzanti.

Vaccino AstraZeneca: l'Ema verso l'ok

"Siamo nella crisi del secolo, occorre accelerare" con le inoculazioni, ha fatto sapere la Von der Leyen. La sua furia è indirizzata soprattutto verso Londra, che, come ha riportato l'Ansa, ha prontamente rigettato tutti gli addebiti. Dagli stabilimenti nell'Unione sono stati esportati 41 milioni di dosi a 33 Paesi, in particolare 10 milioni al Regno Unito, primo Stato in termini di export di vaccini e territorio in cui sorgono due degli stabilimenti di AstraZeneca, che da contratto dovrebbero produrne 27.

Tuttavia, dei 180 milioni di dosi pattuite entro giugno ne arriveranno solo 70. "Serve reciprocità", dice Von der Leyen. "Non sta tornando indietro nulla all'Ue. Se la situazione non cambierà" in tempi rapidi, Bruxelles valuterà se collegare l'autorizzazione all'export al "livello di apertura" degli altri Paesi.

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E ancora: "Tutte le opzioni sono sul tavolo. Dobbiamo garantire che gli europei siano vaccinati al più presto". La presidente della Commissione europea ha infine lasciato intendere che sul tavolo c'è anche l'articolo 122 dei Trattati, una clausola che permette l'introduzione di misure di emergenza nel caso di serie difficoltà nella fornitura di alcuni prodotti. Una "base legale" già usata da Bruxelles negli anni Settanta, durante la crisi petrolifera.

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