Consiglio Supremo Difesa conferma "pieno sostegno italiano" a Gaza e Ucraina: "Nuovo pacchetto aiuti militari a Kiev, dalla Russia? Minacce ibride"

Il Consiglio Supremo della Difesa ha sostanzialmente confermato la linea già espressa dal governo: sostegno a Gaza e addestramento forze di polizia palestinese, ma soprattutto nuovi aiuti a Kiev. Sì perché preoccupa il presunto "aumento massiccio di droni" e l'Italia è pronta a sostenere Kiev "nella difesa della sua libertà"

Si è concluso col "pieno sostegno italiano" alla precaria situazione in corso nella Striscia di Gaza e alla causa ucraina la riunione del Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e svoltosi alla presenza della premier Meloni e di altri ministri dell'esecutivo.

Consiglio Supremo Difesa conferma "pieno sostegno italiano" a Gaza e Ucraina: "Nuovo pacchetto aiuti militari a Kiev, dalla Russia? Minacce ibride"

Dal suo tour europeo a casa degli alleati, il leader ucraino Volodymyr Zelensky non solo è riuscito ad incassare sostanziosi aiuti militari da Parigi oltre che l'approvvigionamento di gnl statunitense attraverso linee di rifornimento elleniche per affrontare l'inverno. Il terzo fronte su cui ora Zelensky potrà dormire sonni tranquilli è quello italiano ora che il Consiglio Supremo di Difesa ha confermato l'incrollabile sostegno a Kiev "nella difesa della sua libertà", concedendole un nuovo pacchetto di aiuti militari. Pacchetto su cui il ministro Salvini aveva espresso tutte le sue perplessità alla luce anche dei recenti scandali per corruzione in Ucraina. Il Consiglio, che tra i vari partecipanti ha visto il ministro degli Ester Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, il ministro della Difesa Guido Crosetto e Luciano Portolano, Capo di Stato maggiore della Difesa, si è così schierato di fatto sulle posizioni europee e della Nato.

Una continuità alla compagine dell'alleanza che non solo ha spinto per il dodicesimo decreto di aiuti militari a Kiev, ma che ha insistito nel definire, da parte del "nemico inesistente russo", le continue "minacce ibride". I risultati del vertice del Consiglio sono chiari: l'Europa - e dunque l'Italia - deve tenere alta la guardia ed essere pronta ad affrontare le sfide "complesse per la sicurezza (...) nonché per l'integrità dei processi democratici". In questo clima di complessivo allarmismo, il Consiglio ha incalzato sui "gravi rischi di una minaccia in continuo incremento, basata sulla pervasività e diffusione di attività offensive fondate sulla velocità, sul volume e sull'ubiquità della tecnologia digitale, nonché sull'impiego malevolo dell'intelligenza artificiale". Dal vertice è arrivato il monito di tenere "alta" l'attenzione sulla "tutela delle infrastrutture critiche nazionali", contro attacchi cyber e ulteriori minacce in azione nelle dimensioni "subacquea e spaziale": "L'insieme di queste minacce rappresenta una sfida alla quale occorre reagire con necessaria tempestività e capacità, anche attraverso la definizione di nuovi strumenti". Oltre a ciò, contro la Russia, non poteva mancare il riferimento all'uso di droni, "che la Russia utilizza anche violando lo spazio aereo della Nato e degli Stati Ue".

In seno al vertice dei ministri col Presidente Mattarella però si è tornati a discutere anche della difficile situazione sul fronte mediorientale, su cui ieri il Consiglio di Sicurezza Onu si è espresso a proposito del voto di risoluzione sul piano "di pace" di Trump, approvandolo. Su Gaza, il Consiglio Supremo ha ribadito l'aiuto italiano in tema di assistenza umanitaria e di addestramento dei gazawi, tema su cui recentemente erano intervenuti a parte tanto Crosetto quanto Tajani. Quindi, la necessità che, per la "pace duratura" nella Striscia di Gaza si passi attraverso il "riconoscimento e la realizzazione della soluzione due popoli due Stati".