Gaza, Meloni si convince e annuncia mozione per riconoscimento di Stato di Palestina a 2 condizioni: "rilascio ostaggi e estromissione Hamas da governo"

La premier a margine dell'Assemblea Generale Onu: "Spero che l'iniziativa incontri il consenso delle opposizioni, il riconoscimento della Palestina è possibile in presenza di requisiti di sovranità. La principale pressione politica va fatta su Hamas"

Una "mozione condizionata" affinché venga riconosciuto lo Stato di Palestina. Così finalmente la premier Giorgia Meloni parlando ai microfoni dei giornalisti a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu attualmente in corso a New York. Una dichiarazione che, se concretizzata, porrebbe anche l'Italia nella lista dei Paesi membri che hanno scelto di ufficializzare il loro via libera allo Stato palestinese.

Gaza, Meloni si convince e annuncia mozione per riconoscimento di Stato di Palestina a 2 condizioni: "rilascio ostaggi e estromissione Hamas da governo"

Dopo mesi e mesi di tentennamenti, dichiarazioni ondivaghe e netti rifiuti sulla possibilità di un riconoscimento italiano dello Stato Palestinese, oggi 23 settembre finalmente la premier Giorgia Meloni si convince: "Io personalmente continuo a considerare che il riconoscimento della Palestina in assenza di uno Stato che abbia i requisiti della sovranità non risolva il problema, non produca risultati tangibili, concreti per i palestinesi". Ragion per cui Meloni ha annunciato che la mozione per il riconoscimento della Palestina da parte della maggioranza sarà subordinato a due condizioni necessarie: la liberazione degli ostaggi e l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina stessa. "Annuncio - ha detto la premier in occasione del punto stampa a New York - che la maggioranza presenterà in aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e ovviamente l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno di Gaza".

Sulla Palestina, ha continuato Meloni, "dobbiamo darci le priorità giuste. Spero che un'iniziativa del genere possa trovare anche il consenso dell'opposizione. Non trova sicuramente quello di Hamas, non trova magari il consenso da parte degli estremisti islamisti, ma dovrebbe trovare consenso nelle persone di buon senso". Dopotutto, ha finalmente ammesso la premier, "il riconoscimento della Palestina può essere un'efficace strumento di pressione politica" aggiungendo che "però dobbiamo anche capire su chi. Io penso che la principale pressione politica vada fatta nei confronti di Hamas perché è Hamas che ha iniziato questa guerra ed è Hamas che impedisce che la guerra finisca rifiutandosi di consegnare gli ostaggi". Sempre ai microfoni dei giornalisti, Meloni ha inoltre affermato di aver condiviso molti dei passaggi rilanciati dal Presidente Trump nel corso del suo recente intervento all'Assemblea Onu, dall'immigrazione al Green Deal, incluso il tema degli organismi multilaterali. "Noi sappiamo che qui c'è tutto il tema della riforma delle Nazioni Unite, ma non solamente, c'è un dato oggettivo di assenza, delle volte, di capacità di incidere, e in questo scenario diventa un problema maggiore".