01 Agosto 2025
Sono sempre di più i Consigli comunali che approvano all'unanimità mozioni per il riconoscimento della Palestina, mentre diversi Stati hanno avviato il processo per il sì che sarà reso ufficiale a settembre, dal Canada alla Francia, dal Regno Unito all'Australia, dalla Finlandia al Portogallo alla Germania.
Solo nell'ultimo giorno hanno approvato il riconoscimento i Consigli comunali di Albano Lucania, Corinaldo, Senigallia, Mamoiada e molti altri.
Il Consiglio comunale di Albano di Lucania, Potenza, ha approvato all'unanimità una mozione sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Lo ha reso noto il consigliere Rosario Peloso che ha proposto il provvedimento e il quale, in una nota, ha evidenziato che "ai voti della maggioranza si sono uniti anche quelli della minoranza". Peloso ha espresso "grande soddisfazione. L'auspicio è che questo piccolo segnale che arriva da un piccolo Comune sia di incoraggiamento nei confronti di quelli ben più rappresentativi che ancora rinviano un atto dovuto e tardivo nei confronti di un popolo così vicino a quello italiano".
Anche il Consiglio Comunale di Mamoiada (NU) ha approvato il 30 luglio 2025 una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina e di solidarietà nei confronti di Francesca Albanese. Mozioni simili sono state approvate o presentate anche in altri comuni della Sardegna. Dopo l’approvazione della mozione, il sindaco di Mamoiada Luciano Barone ha appeso la bandiera della Palestina, donata dalla consigliera della minoranza Anna Pau, sulla facciata del Comune.
Il 31 luglio 2025, anche il Consiglio comunale di Corinaldo ha presentata a nome del gruppo Corinaldo Guardare Oltre una mozione riguardante la situazione nella Striscia di Gaza. "Di fronte a una tragedia umanitaria di queste proporzioni - si legge sul sito viveresenigalli-, non si può e non si deve rimanere in silenzio. Anche da un piccolo Comune come il nostro è possibile lanciare un messaggio chiaro: la difesa della vita, della dignità umana e della pace è responsabilità di tutti, a ogni livello, la speranza è di vedere presto i due popoli e due stati che sappiano convivere nel rispetto reciproco. Grazie a un importante lavoro di confronto e condivisione con il gruppo consiliare di minoranza Voce Comune, che ha arricchito la proposta con integrazioni fondamentali, la mozione è stata approvata all’unanimità. Un segnale forte e condiviso che va oltre gli schieramenti politici".
I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Carsoli hanno presentato al presidente del Consiglio Comunale, Carlo Di Giovanni, una formale richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale per discutere e approvare una mozione che chiede il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina. La mozione, sottoscritta da Velia Nazzarro, Adelfo Marcangeli, Catia Colelli e Lorena Bernardi, mira a promuovere la pace tra i popoli, fermare l’occupazione israeliana dei territori palestinesi e sostenere un impegno concreto dell’Italia e della comunità internazionale nel processo di pace in Medio Oriente.
A Senigallia, invece, il consiglio comunale non ha approvato la mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, ma ha rinviato la discussione a una commissione (la quarta) ancora da calendarizzare. Un "gesto simbolico", l’ha definito la consigliera di Vola Senigallia Stefania Pagani, "ma anche umano e politico, che certamente non risolverà il conflitto, ma sarà una spinta dal basso al governo italiano per fare pressione su Israele. Chiediamo di avere il coraggio di schierarsi contro la disumanità". Un emendamento accompagnava il testo e suggeriva la condanna della politica del governo Netanyahu e la richiesta di boicottaggio di qualunque rapporto con il governo israeliano, dopo le notizie sempre più drammatiche di quanto sta avvenendo nella striscia di Gaza.
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