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Flop Referendum 8 e 9 giugno, i risultati sui sì ai 5 quesiti: oltre l’87% per quelli sul lavoro, al 65% per cittadinanza in 5 anni

Ecco i risultati ai singoli requisiti. Tutti e 5 hanno ottenuto il sì, ma la bassa affluenza ha fermato sul nascere il raggiungimento del quorum

09 Giugno 2025

Flop Referendum 8 e 9 giugno, i risultati sui sì ai 5 quesiti: oltre 80% per quelli sul lavoro, 64% per cittadinanza in 5 anni

Fonte: imagoeconomica

Il flop del referendum dell'8 e 9 giugno è stato lampante, nonostante i 5 quesiti abbiano raggiunto il sì. Tuttavia, la bassa affluenza, al 30,1%, ha impedito che questi potessero passare, che alcune delle norme potessero venire abrogate e che si dimezzassero i tempi per ottenere la cittadinanza, da 10 a 5 anni. Si è votato in due giorni, 8 e 9 giugno. Ecco allora le percentuali per i singoli quesiti.

Flop Referendum 8 e 9 giugno, i risultati sui sì ai 5 quesiti

L'unico premio di consolazione per il centrosinistra è che i 5 quesiti hanno ottenuto il sì. I 4 sul lavoro addirittura più dell'80%. Lo stop alle tutele crescenti e i limiti ai contratti brevi hanno ottenuto entrambi l'88%, quelli sui licenziamenti per le piccole imprese e della sicurezza nei subappalti l'87%. Molto atteso era il responso sul quesito per la cittadinanza, che ha ottenuto il 65,2% dei sì. Tuttavia, nonostante le percentuali alte, almeno per quanto riguarda i primi 4 quesiti, l'affluenza non ha permesso di raggiungere il quorum, ragion per cui è arrivata una sconfitta totale per il centrosinistra.

I 5 quesiti

Ecco le spiegazioni dei singoli quesiti:

  • il primo dei quattro referendum sul lavoro chiedeva l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act
  • il secondo quesito riguardava la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese
  • il terzo quesito puntava all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine contro il precariato
  • il quarto quesito interveniva in materia di salute e sicurezza sul lavoro
  • Il quinto quesito proponeva di dimezzare da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana

Le reazioni al flop del referendum

Diverse le reazioni dopo i risultati usciti dai seggi. Il ministro degli Esteri Tajani propone di "cambiare la legge sul referendum visto che abbiamo speso un sacco di soldi per inviare delle schede all'estero che sono tornate bianche". E sulla cittadinanza ha asserito che "la proposta giusta è quella di Forza Italia, cioè con i dieci anni di scuola".

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