Gaza, Emiliano al GdI: "La Puglia rotto i rapporti con Israele perché commette genocidio, Meloni e il governo sono in imbarazzo"
Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano è stato intervistato dal Giornale d'Italia dopo la decisione di interrompere i rapporti istituzionali con Israele
Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano è stato intervistato dal Giornale d'Italia dopo la decisione di interrompere i rapporti istituzionali con Israele.
Anche l'Emilia Romagna ha seguito il suo esempio su Gaza
"Continuo a dire che è una disposizione non contro il popolo israeliano al quale io sono sempre stato storicamente vicino, soprattutto a presidio e a contrasto dell'antisemitismo, che per la mia generazione è il male del mondo. Però, non posso perdere obiettività. Non si poteva più ignorare quello che sta accadendo, capisco perfettamente che non avrebbero dovuto essere le regioni italiane ad adottare questi provvedimenti che però non sono provvedimenti di politica estera. Semplicemente, abbiamo fatto ciò che la Costituzione della repubblica italiana e le convenzioni internazionali alle quali l'Italia aderisce ci obbliga a fare: abbiamo rotto i rapporti con un governo che viola i diritti umani. Non lo diciamo sulla base di un'istruttoria ma sulla base di provvedimenti della Corte di giustizia internazionale che l'Italia si è impegnata a rispettare e che noi abbiamo sempre considerato affidabili quando sono stati rivolti verso altre situazioni analoghe. Una su tutte Milosevic".
"Il nostro obiettivo è che si avvii subito un cessate il fuoco immediato e una trattativa per dare vita a due Stati indipendenti che possano convivere pacificamente e rispettosamente l'uno con l'altro. Mi rendo conto che nel dire questa cosa sembriamo oggi degli utopisti. Però, quello è l'obiettivo, non bisogna perderlo. D'altra parte anche il presidente Mattarella ha più volte ripetuto che bisogna arrivare a due Stati che convivano fra loro attraverso il diritto internazionale".
Come lo spieghi il silenzio della Meloni, sia all'assemblea di Confindustria alla presenza di Metsola che in altre situazioni?
"Io capisco perfettamente che tutto l'Occidente, che per 80 anni ha sostenuto Israele nella lotta all'antisemitismo, cosa che la Puglia continuerà a fare con grandissima determinazione, adesso è in imbarazzo come lo sono tantissimi ebrei israeliani in tutto il mondo ed anche in Israele di fronte alle violazioni dei diritti umani di Netanyahu perché c'è ancora il timore da parte di molti che parlar male del governo Netanyahu significhi dare la stura all'antisemitismo. Non ho altre spiegazioni".
Ma un conto è essere antisemiti, un altro essere contro il genocidio a Gaza. Salvini dice 'Bibi' lo aspettiamo in Italia e Tajani che non c'è genocidio
"Sono in un imbarazzo che diventa anche confusione politica ed anche epistemologica perché quando si distruggono tutte le case, non si fanno arrivare aiuti né di cibo, né di acqua e si chiede ad una popolazione di andare da un'altra parte... Io non ho altro modo che definire questo genocidio. È la volontà di eliminare l'impiccio derivante dell'esistenza dei palestinesi con atti che li distruggano o fisicamente, o attraverso il loro spostamento in altri luoghi che non sono la loro terra: una deportazione".
"Non sto giustificando il silenzio della Meloni, ne dò un'interpretazione psicologica perché dal punto di vista politico non ci sarebbe nulla che ostacoli una dichiarazione del genere e che consenta a tutti gli Stati del mondo per ottenere la pace di far presente al governo Netanyahu che non può fare quello che vuole, che esistono regole del diritto internazionale e convenzioni che prevedono sanzioni in questi casi".
Un messaggio alla Meloni?
"Consideri che ci sono tanti bambini nel mondo e che tutti i bambini hanno il diritto di vivere in pace e senza essere minacciati. Un messaggio che le voglio mandare è che sono rimasto agghiacciato dai messaggi di minaccia nei confronti della figlia. Ha tutta la mia solidarietà", conclude Emiliano.