22 Maggio 2025
Elon Musk non è più il golden boy della politica mondiale. Dopo anni da cocco dell’establishment conservatore USA e da guru tech in cerca di gloria globale, oggi il patron di Tesla e SpaceX si ritrova con le spalle al muro. Abbandonato da Donald Trump e frenato da Giorgia Meloni, Musk scopre che anche i miliardari possono cadere in disgrazia. E male.
La scena è da film – o meglio, da House of Cards. Scott Bessent, consigliere economico del nuovo entourage trumpiano, sbotta nel pieno di un vertice riservato alla Casa Bianca: “F*** you, Elon!” ripetuto a raffica, in stile mitragliatrice. Motivo? Musk aveva tentato un colpo di mano, piazzando l’ex investigatore IRS Gary Shapley in un ruolo chiave, senza passare dal via. La Casa Bianca non l’ha presa bene. Anzi, l’ha presa malissimo. Il risultato: Elon fuori dai giochi. E Trump, che in passato lo definiva “un genio”, ora lo liquida con un secco “fake news” quando si parla di briefing militari con il Pentagono.
Ma non finisce qui. Anche in Italia il vento è cambiato. Fino a pochi mesi fa si vociferava di un maxi-accordo tra il governo Meloni e SpaceX per portare Starlink nelle aree bianche d’Italia – quelle senza connessione. Si parlava di cifre a nove zeri, incontri top secret, intese militari. Ora, dopo lo stop di Trump, da palazzo Chigi se gli nomini Musk scende il gelo.
Musk twitta, Meloni chiude le porte, Trump fa finta di non conoscerlo. Un tempo lo volevano tutti. Oggi è diventato radioattivo. L’uomo che voleva connettere il mondo ora rischia di rimanere disconnesso. A partire dall’Italia.
Un consiglio per Elon: la prossima volta, prima di entrare in politica, chiedi il permesso.
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