01 Aprile 2025
Trump e Meloni, fonte: imagoeconomica
A Palazzo Chigi, il silenzio ufficiale su Donald Trump è assordante. Giorgia Meloni, che pure ha costruito con fatica e determinazione un rapporto con l’ex presidente americano, non ha mai nascosto la sua simpatia per lui. Eppure, chi la conosce bene assicura che in questi giorni il suo umore sia nerissimo. Non tanto per le uscite sopra le righe del presidente a stelle e strisce, quanto per la tempesta commerciale che si sta addensando sull’Italia: i dazi americani.
Trump sembra intenzionato a colpire duro le esportazioni europee, con una politica protezionista che metterebbe in ginocchio settori chiave dell’economia italiana, dall’agroalimentare al manifatturiero. Per Meloni sarebbe un colpo durissimo, perché arriva nel momento più delicato per il suo governo, stretto tra il rallentamento economico e le difficoltà di bilancio. Anche i sondaggi cominciano a dare Fratelli d'Italia e il governo in calo.
Nei colloqui riservati con i suoi ministri più fidati, Meloni non nasconde l’irritazione nei confronti del presidente americano. "Se passa questa linea, per noi è un disastro", il refrain che circola tra gli alti esponenti dell’esecutivo. E a chi suggerisce di usare la leva diplomatica con Washington, da palazzo Chigi replicano con realismo: "Trump ascolta solo se stesso".
Il paradosso è evidente: la leader italiana, che si è spesa per un'alleanza a tutto campo con i repubblicani americani, rischia ora di dover incassare una decisione che potrebbe compromettere la stabilità economica del Paese e di conseguenza anche quella del governo. L’opzione di alzare la voce con Trump, però, non è neanche sul tavolo: Meloni sa che una rottura con l'ex presidente americano sarebbe un suicidio politico, specie nell’elettorato di destra che guarda agli USA come un modello. E poi c'è sempre il tema delle elezioni in Italia che potrebbero essere anche anticipate, ben prima del 2027. Andare al voto con due nemici potenti e vendicativi come Trump e Mask non sarebbe proprio il massimo.
Insomma, Giorgia Meloni, almeno ufficialmente, continuerà a fare il tifo per Trump, sperando in un compromesso sui dazi. Ma alla fine la premier italiana dovrà scegliere: rimanere fedele all’alleato di sempre o difendere l’economia italiana, anche a costo di una clamorosa inversione di marcia. Una scelta che potrebbe segnare il destino politico del suo governo.
Di Ghost Dog
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