29 Marzo 2025
Il kit di sopravvivenza dell'Unione europea è così ridicolo che toglie la voglia di ridere, mette paura come la mettono i matti. Avete visto quella Hadja Lahbib, quella belga magrebina commissaria europea per la gestione della crisi, l'avete vista tirar fuori gli oggetti più improbabili contro la presunta minaccia atomica, l'avete vista ridere come una influencer suonata? Le donne al vertice della burocrazia europea hanno tutte un che di improbabile, da film horror di infima categoria. Questa cava fuori dalla trousse il coltellino svizzero che dovrebbero difenderla dall'apocalisse, ma non oltre le 72 ore e allora perché preoccuparsi del contante?
I soldi fruscianti, le banconote al posto del virtuale plastificato che la UE vuole imporci da 30 anni con argomenti esoterici. E adesso, posto che Putin si accinge a passare le Alpi come Annibale con gli elefanti, l'Europa fa l'ennesima quadriglia, dice che la salvezza sta nelle monete, come zio Paperone. Fedele alla regola: noi facciamo i disastri, voi li pagate e poi vi sentite dire che avete capito male. E questa sarebbe l'entità metafisica della quale non possiamo fare a meno anzi ce ne vuole sempre di più? La UE ha le faccia da Salon Kitty, da terzo reich della Baronessa Spingarda, cubista della Mensola, waitsiana della Lahbib, missilesca della Kallas: roba da smentire una volta per sempre le balle retoriche sulle donne valore aggiunto nel potere. La UE ha anche la faccia insaccata, mortadellesca di Prodi che mette le mani in faccia alle giornaliste impertinenti ma nega l'evidenza e poi dice: sono un vecchio professore e ho la mia storia. Già, proprio quella che gli converrebbe seppellire, quella che gli faceva dire “con l'euro guadagneremo un giorno in più lavorando un giorno in meno” mentre preparava la distruzione italiana, mediterranea. Trent'anni dopo, l'80% dei giorni lavorativi è consacrato alla tassazione mostruosa di derivazione europea e quello che resta del sistema industriale nazionale resiste non in virtù ma malgrado questa associazione burocratica a delinquere.
Un museo delle cere grottesco, patetico in quella pretesa di prendere in giro 500 milioni di cittadini su 27 Paesi. Lo schema è sempre quello, giusta la filosofia di uno dei fondatori, l'ex cancelliere Helmut Schmit: "L’Europa vive di crisi", per dire lo stato di isteria permanente. Crisi del Covid, da risolvere con lo sterminio vaccinale, crisi climatica, da risolvere con lo sterminio ambientale predicato dallo Schwab del World Economic Forum, infine crisi nucleare da risolvere con un riarmo a questo punto del tutto velleitario. La Unione che ha disunito L’Europa ha immani e innumerevoli responsabilità, ma la maggiore rimane la cultura della paura che porta la sudditanza, l'abitudine a obbedire ad ogni follia per scampare guai peggiori, guai apocalittici: possiamo stupirci se gli americani considerano L’Europa un continente parassitario, se la disprezzano? 800 miliardi in cannoni, droni, portaerei, bombardieri e i coltellini svizzeri per salvarsi. “Cosa c’è nella mia borsa? Edizione sopravvivenza. Tra gli oggetti essenziali ci sono acqua, torcia, medicinali, documenti d’identità e fiammiferi. Sii preparato, sii al sicuro”. E siccome non si accorgono di essere deficienti, sono costretti a ribattezzarsi da europei armati a “rassicuranti”. Come no, rassicuranti come i matti in libera uscita. Ma anche convinti di ciò che fanno, sicuri che i loro amministrati sono peggio di loro, sono disposti a bersi tutto, a sopportare tutto. Una trovata come il kit postatomico da borsetta si spiega solo nella convinzione che gli europei siano dei mentecatti capaci davvero di credere a qualsiasi pagliacciata, sempre nel segno dell'isteria permanente, della permacrisi come la chiama la Baronessa Spingarda. E se ridono, non è di imbarazzo ma alla faccia dei sudditi, sapendo che comunque si piegheranno, che prenderanno sul serio anche questa miserabile pagliacciata.
Forza con il kit, ma che la borsetta sia griffata, ce lo chiede l’Europa nello spirito di Ventotene. E invece di portarla in manicomio questa dentona che dovrebbe occuparsi della sicurezza comune la prendono sul serio, pagine su pagine di cronache lunatiche e non si capisce se siano più malati quelli che le scrivono o gli altri che le leggono. Con buona pace di quanti convinti che dopo la pandemia più pazza del mondo il mondo aveva imparato la lezione. Chi è il maggior sponsor del demenziale kit di sopravvivenza europea che include, non si è capito se per ruffianeria o autobiografia, la pasta alla puttanesca? Manco a dirlo il nostro Mattarella: "Sulla difesa le decisioni della UE non sono rinviabili", e dà la colpa della immaginaria escalation ai razzi di Musk. Invece la corsa a vaccinarsi per non sprecare le dosi, che poi il Bassetti se ne dispera come un bottegaio, invece la riconversione finanziaria nei bond per il riarmo, quelle sì che sono lungimiranti. Sono non trattabili, come il Manifesto di Ventotene. Che di meglio di una guerra globale per coprire il macello vaccinale?
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