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Il resistibile ritorno di Michele Serra dalle ceneri del P.C.I. Quando si chiede di marciare per il Nulla

L'utopia di un'Unione Europea senza un progetto politico. La perdita del senso del reale

09 Marzo 2025

Il resistibile ritorno di Michele Serra dalle ceneri del P.C.I. Quando si chiede di marciare per il Nulla

L'idea di Michele Serra di un "Europa pride" a Roma il 15 marzo mi sembra un'idea adolescenziale che ha come unico reale scopo quello di risvegliare dal coma una sinistra dormiente e in totale crisi di identità tentando di riaggregarla tramite appunto una delle pochissime icone di sinistra rimaste: il giornalista post-comunista Michele Serra, tolto dalla naftalina dopo anni di totale assenza (di cui nessuno si è accorto mai) proprio per usarlo quale "politica spettacolo", quale "pronto soccorso" per una Schlein ormai simile al "cavaliere inesistente" di Calvino. Un Michele Serra che sembra voler rilanciare il Partito dell'Uomo Qualunque dell' immediato dopoguerra italiano, riesumando in aggiunta però un pizzico di vecchia retorica da "casa del popolo" emiliana di cui qualche elettore ha nostalgia, anche comprensibilmente di fronte al nulla spinto dei partiti "di sinistra" dell'attuale Italietta. Pura aria fritta verniciata da finta ingenuità buonista nel disperato tentativo di "dire qualcosa di sinistra" o almeno provarci, rieccheggiando Nanni Moretti. Il piccolo dettaglio è che l'idea di Michele Serra appare fuori tempo massimo, un'iniziativa quella del 15 marzo priva di qualsivoglia idea politica e orfana di qualsiasi progetto politico. Michele Serra serve attorialmente appunto per la massa piddina delusa dalla Schlein e che desidera un pizzico di finto americanismo dopo 30 anni di sinistra serva della Finanza globalista e del peggior capitalismo elitario occidentalista. Operazione ipocrita, disperata e artificiale, puramente mediatica che serve a mascherare l'assenza di qualsivoglia idea europea in casa Pd. Parlare di una Ue democratica oggi è come prendere in giro i cittadini. Chi conosce il reale sa che chi comanda nella Ue è unicamente la BCE che per i Trattati Comunitari è un ente del tutto elitario, non democratico e privo di qualsivoglia controllo politico. La Ue è sempre stata solo un'Unione bancaria iper-capitalista e globalista che non centra nulla con la democrazia e con i cittadini, alla faccia della lezione dimenticata di Montesquieu secondo il quale giustamente senza reciproci controlli e bilanciamenti non c'è reale democrazia. Questo Michele Serra lo sa ma finge di non saperlo, come finge di non sapere che nessun popolo ha scelto o votato questa Unione Europea che vede i suoi sudditi sempre più scontenti e sempre meno aderenti alla vanità dei riti elettoriali. L'ennesima recita populista piddina (che ricorda i casi effimeri dei "girotondini" e il "popolo viola") sarà un altro fuoco di paglia inutile e artificiale per tentare di tenere in vita una recita a cui non crede più nessuno. Nè dentro e nè fuori la sinistra. Il patetico tentativo di "berlusconizzare" Trump fallirà come fallì l'ipocrita demonizzazione di Berluskoni con cui la sinistra ha sempre fatto affari e compromessi. La BCE ha bisogno di recite populiste e mediatiche per mascherare la sua totale assenza di spessore politico e democratico, per provare disperatamente a velare il proprio pieno fallimento strutturale di cui Trump e Putin sono solo fattori di smascheramento e velocizzazione. La causa delle crisi strutturali è sempre interna, mai esterna. Il declino dell'Impero Romano lo dimostra. Occorre tornare a studiare Edward Luttwak e il suo magnifico libro sulla strategia dell'Impero Romano, di cui la UE non è comunque neppure una pallida ombra. Nessuno ha bisogno di un altra inutile comparsa attoriale nel mediocre circo mediatico politichese italiota. Rivalutiamo Cesare Lombroso: il volto di Michele Serra è fisiognomicamente e indubbiamente sovietico-comunista. Perchè allora ci chiede di marciare per un Europa capitalista che vuole la terza guerra mondiale? Perchè la sinistra negli anni 90 sfilava in tutta Italia contro le guerre di Bush e ora si riscopre all'improvviso antiamericana proprio quando gli Usa vogliono la pace? Non è un insopportabile paradosso? Cui prodest? 

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