06 Marzo 2025
Mattarella e Macron (fonte: imagoeconomica)
Dietro le quinte dei rapporti tra Roma e Parigi si sta consumando un nuovo capitolo di tensione tra Palazzo Chigi e il Quirinale. Il discorso pronunciato ieri da Emmanuel Macron non è piaciuto a Giorgia Meloni, che ha giudicato i toni e i modi del presidente francese poco rispettosi dell’equilibrio tra i due paesi. Eppure, dalle parti del Colle, la reazione è stata ben diversa: le parole di Macron sono state accolte con favore, ritenute in perfetta sintonia con la linea già tracciata da Sergio Mattarella.
Non è un caso che dal Quirinale si faccia notare come il discorso di Macron ricalchi quanto detto dallo stesso Mattarella a Marsiglia pochi giorni fa. In quell’occasione, il presidente della Repubblica italiana aveva sottolineato l’importanza della cooperazione europea e del rapporto con la Francia, un messaggio che ora sembra trovare una sponda proprio nell’Eliseo.
Fonti vicine al Colle, in queste ore impegnate in un viaggio istituzionale in Giappone, minimizzano le tensioni con Palazzo Chigi ma non nascondono una certa sintonia con la visione espressa dal leader francese. Un dettaglio che non è passato inosservato a Palazzo Chigi, dove il discorso di Macron è stato letto come un’ulteriore dimostrazione di quella distanza che, su alcuni dossier europei, continua a esistere tra Meloni e Mattarella.
Giorgia Meloni non ha apprezzato l’intervento di Macron, ritenendolo troppo diretto e a tratti provocatorio. Quasi una "fuga in avanti". Il presidente francese ha toccato temi sensibili per il governo italiano, temi sui quali manca del tutto l'accordo all'interno della maggioranza di governo. Una linea, quella francese, che si scontra con l’approccio più autonomo e sovranista che la premier italiana sta cercando di portare avanti in Europa.
Non è la prima volta che la sintonia tra Quirinale e Eliseo crea malumori nella maggioranza. Già in passato, Mattarella ha assunto posizioni che, pur nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali, hanno evidenziato una visione più europeista e più vicina all’asse franco-tedesco rispetto a quella del governo Meloni.
Lo scontro a distanza tra Macron e Meloni si inserisce in un quadro più ampio. La Francia spinge per un rafforzamento delle istituzioni comunitarie anche in chiave anti-Russia mentre l’Italia di Giorgia Meloni non ha ancora deciso da che parte stare: con l'Europa o con gli Stati Uniti d'America?
Il Quirinale, dal canto suo, continua a giocare il ruolo di garante dell’europeismo italiano, con una postura che trova sempre più ascolto a Parigi. Una dinamica che, nel prossimo futuro, potrebbe pesare sugli equilibri interni alla politica italiana e sulle relazioni con l’Eliseo.
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