23 Febbraio 2025
Paolo Zampolli, imprenditore e diplomatico di lunga data, é atteso a Roma con un incarico speciale direttamente da Donald Trump. Che di questi tempi per i sovranisti è un po' come essere in "missione per conto di Dio". La sua missione ufficiale? Rafforzare le relazioni tra l'Italia e la futura amministrazione americana. Ma dietro le quinte, a Palazzo Chigi si mormora di un mandato ben più complesso.
Ufficialmente, Zampolli porta con sé un messaggio di amicizia e collaborazione, ma nei corridoi del potere italiano c’è chi sospetta che il suo compito sia in realtà quello di "sorvegliare" Giorgia Meloni. La premier italiana, che ha cercato di mantenere un delicato equilibrio tra il sostegno agli Stati Uniti e il posizionamento strategico in Europa, ora potrebbe trovarsi sotto osservazione da parte di Trump. Il timore è che l'ex e nuovo presidente voglia verificare fino a che punto Meloni sia ancora un'alleata fedele della sua visione "MAGA" o se stia in realtà cercando di mantenere un rapporto privilegiato con i "nemici" di Bruxelles.
La fiamma magica di Giorgia Meloni si chiede cosa voglia veramente Zampolli (e Trump) da lei. Sarà Zampolli una sorta di "commissario" del governo italiano per conto di Trump? Questo interrogativo alimenta ulteriormente i sospetti e le preoccupazioni nei palazzi del potere.
Zampolli arriva in un momento di tensioni crescenti nel governo italiano. Da una parte, ci sono i sondaggi poco lusinghieri su Matteo Piantedosi lanciati dal braccio destro di Elon Musk in Italia, che potrebbero aprire la strada a un rimpasto. Dall’altra, l’attivismo sempre più evidente di Matteo Salvini, che potrebbe sfruttare questa visita per rafforzare i suoi legami con Trump e presentarsi come il vero interlocutore della destra italiana con Washington.
All'interno di Fratelli d'Italia, cresce il sospetto che Trump possa usare la sua influenza per mettere pressione sulla Meloni. Non a caso la premier ha pensato fino all'ultimo di evitare debitamente la call con i leader del G7 in occasione dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, scelta che alcuni interpretano come un segnale indirizzato proprio a Donald Trump.
Figura conosciuta per la sua amplia rete di contatti, Zampolli non è nuovo a missioni diplomatiche. È stato lui, anni fa, a presentare Melania a Donald Trump, e ora potrebbe trovarsi a giocare un ruolo chiave in un'operazione politica ben più delicata. La sua presenza in Italia potrebbe significare che Trump vuole una verifica diretta della fedeltà di Giorgia Meloni, soprattutto in vista degli sviluppi degli accordi in itinere con Putin.
La premier italiana si trova di fronte a un bivio: confermare la sua vicinanza a Trump, rischiando di compromettere i rapporti con l’Unione Europea, oppure continuare sulla strada dell’equilibrismo, rischiando di perdere il sostegno della destra americana.
Zampolli sarà solo un ambasciatore di buone relazioni o un segnale che l’America di Trump sta già preparando il terreno per un cambio di "cavallo" in Italia? La risposta arriverà nei prossimi mesi, tra incontri riservati e movimenti sotterranei nei palazzi del potere.
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