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Energia, Pichetto Fratin rompe gli indugi: "Ritorno al gas russo dopo la pace in Ucraina, nell'UE manca unità sembra un'assemblea di condominio" - Confermate le anticipazioni del GdI

Il ministro dell'Ambiente ammette l'errore di chiudere i rapporti con la Russia affermando che la riapertura degli scambi con Mosca avrà "un effetto positivo", come anticipato dal GdI

22 Febbraio 2025

Abusivismo edilizio, Pichetto Fratin (ministro per l'Ambiente): "Basterebbe arrestare il sindaco e coloro che lo lasciano fare"

Gilberto Pichetto Fratin (fonte: imagoeconomica)

Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin si è espresso sulla situazione energetica italiana, ammettendo gli errori del governo e affermando che ci sarà un ritorno agli scambi con Mosca, come anticipato dal GdI. "Dopo la pace in Ucraina si torna al gas russo" ha detto il ministro Fratin, aggiungendo anche che un nuovo accordo economico determinerebbe "sicuramente un effetto positivo". Ha anche commentato la situazione dell'UE in materia di energia: "Sembra un'assemblea di condominio, ognuno pensa ai suoi interessi". 

Il ministro Pichetto Fratin: "Dopo la pace in Ucraina si torna al gas russo"

Gilberto Pichetto Fratin, esponente di Forza Italia e ministro dell'Ambiente e dello Sviluppo energetico, ha dichiarato in un'intervista che il nostro paese ricomincerà a comprare gas da Mosca. "Dopo la pace in Ucraina si torna al gas russoSe un accordo di pace c’è a quel punto entra in gioco tutto. Mi rendo conto che è ancora difficile parlarne a guerra in corso. Ma viene naturale pensare che si potrebbero riaprire molti tavoli, dalla ricostruzione dell’Ucraina alla riapertura degli scambi" ha affermato. Il ritorno alla fornitura di gas russo avrebbe dal punto di vista economico un "effetto sicuramente positivo", andando ad abbassare il costo dell'energia. Come anticipato dal GdI, l'Italia vorrebbe tornare al gas russo, ma non solo. Altri paesi europei, Germania e Ungheria in primis, vorrebbero accodarsi e tornare a riallacciare il rapporto di fornitura energetica con Mosca, a causa dei prezzi esorbitanti del gas sul mercato. Dal 2021 è stato registrato un incremento del prezzo del gas del 280%, mentre da inizio anno del 44% circa.

Il taglio dei rapporti con la Russia, ma anche l'adesione ad un "forzato" Green Deal europeo, ha così portato a spese molto più alte nel settore dell'energia e non solo. Per ovviare alla mancanza di gas russo, l'Europa aveva optato per aumentare la fornitura di gas naturale liquefatto (acquistato a 5 volte il prezzo del gas russo), il quale va rigassificato. Per farlo l'Italia ha acquistato due navi rigassificatrici gestite da Snam, al costo di 700 milioni di euro ciascuna: la Golan Tundra, di stanza a Piombino ed entrata in servizio nel 2023, e la BW Singapore, ormeggiata al largo di Ravenna e in servizio dal 2024. Dato il ritorno al gas russo, il destino delle rigassificatrici non è chiaro, ma si presume che l'elevato investimento verrà preservato in qualche modo.

Pichetto Fratin: "UE come un'assemblea di condominio"

Il ministro dell'Ambiente ha spiegato qual è secondo lui il problema dell'UE per quanto riguarda l'energia: "L'UE è un'assemblea di interessi singoli nazionali. Quando vado al Consiglio Energia dell’Unione europea, non è come quello a Roma dove mi occupo della Sicilia come della Valle d’Aosta, preoccupato di essere equilibrato su tutto il territorio nazionale. Lì devo solo tirare la coperta dalla mia parte. Non voglio banalizzare, ma è un po’ come l’assemblea di condominio: se io ho l’alloggio del piano terreno e lei mi porta come tema la sistemazione dell’ascensore, io le rispondo che per me va bene così com’è".

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