31 Gennaio 2025
Meloni, fonte: imagoeconomica
Il vero cruccio di Giorgia Meloni non è l'indagine che si è abbattuta su di lei, quanto il danno d'immagine e reputazionale che ne fuoriesce in queste ore. Infatti, se a livello nazionale la premier gode di un buon credito da parte degli elettori e può fare la figura della "martire" tanto cara a Berlusconi (e quindi trasformare la questione in una opportunità di consenso) in Europa e nel mondo il discorso cambia. Per questo il dubbio che si fa via via più forte a Palazzo Chigi è che dietro a tutto questo ci sia una "manina" internazionale che possa aver provocato il deflagrarsi del caso Almasri. Insomma, uno sgambetto da parte di Bruxelles. Ma c'è chi guarda anche all'Eliseo. I pessimi rapporti tra il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e Giorgia Meloni sono ormai storia. Così come anche i non buoni rapporti tra i rispettivi servizi segreti. Italia e Francia si pestano i piedi anche in Africa con le rispettive aziende di Stato. C'è poi la questione Trump: "il rapporto privilegiato di Giorgia Meloni con il presidente americano sta generando invidie e gelosie in tutte le principali cancellerie" spiega una fonte dell'intelligence nostrana. Quello di Giorgia Meloni è l'unico governo veramente stabile in Europa, un governo che si appresta a trattare, forse anche a nome degli altri paesi europei, con l'America di Trump per la questione dazi. Un ruolo che un tempo sarebbe stato prerogativa di Francia e Germania oltre che di Bruxelles. Insomma, secondo Palazzo Chigi ce n'è abbastanza per provare ad azzoppare il governo Meloni.
Di Ghost Dog.
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