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Alemanno e lo zelo di un provvedimento, arrestato la notte di Capodanno per aver "eluso" un orario, una vergogna

Per questo e non solo, va comunque alla persona la mia solidarietà umana

07 Gennaio 2025

Alemanno e lo zelo di un provvedimento

Gianni Alemanno, fonte: imagoeconomica

Nella notte del 31 dicembre us, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, è stato arrestato. Gli mancano quattro mesi per terminare un percorso di pena per fatti relativi all'inchiesta "Mafia Capitale". Il nocciolo delle accuse che hanno portato chi di dovere a disporre il fermo, sarebbero dovute al mancato rispetto (orari e motivazioni) delle regole relative al regime a cui è sottoposto, in relazione allo spostamento del soggetto in questione che usufruiva di pena alternativa. In queste condizioni è molto facile fare demagogia circa l'operato dei giudici, ma ditemi voi se si può evitare di farlo. Nel territorio della repubblica italiana oggi esistono persone ai domiciliari per aver aggredito membri delle forze dell'ordine o per aver percosso e a volte ucciso il coniuge, ma nella notte di capodanno si corre ad arrestare qualcuno per aver "presumibilmente" eluso un orario. Per questo e non solo, va comunque alla persona la mia solidarietà umana. Mentre succedono tali cose, le forze dell'ordine perennemente sotto organico non possono garantire-a volte per assenza di uomini nei presidi-, il regolare controllo di pluripregiudicati sottoposti a misura restrittiva domiciliare, ma tutto ciò pare interessare poco ad una parte della magistratura e non solo ad essa. Detto questo, Alemanno come tanti della sua generazione ha avuto una storia politica non priva di contatti con la giustizia per svariati motivi, nonostante ciò però non è stato mai accusato dagli organi giudiziari di aver aggredito o percosso funzionari dello stato o di aver vilipeso la bandiera, come tanti suoi colleghi (specie del campo politico avverso) che sono arrivati ai più alti uffici politici della repubblica. Negli ultimi tempi con il suo Movimento "Indipendenza" ha portato avanti richieste per il cessate il fuoco in Ucraina e per il ritorno a rapporti distesi con la Federazione Russa, altresì ha avviato un dialogo con altre forze del dissenso come Marco Rizzo, nel quadro di una armonizzazione dei rapporti tra le formazioni che si oppongono ad alcuni principi del sistema. Sicuramente non si è fatto amici per questi motivi. Il 10 gennaio la Cassazione deciderà se rimetterlo in libertà o meno, a me personalmente come cittadino romano resta l'amaro in bocca, poiché tanto prima che dopo la sua amministrazione, troppe persone della politica capitolina avrei voluto vedere sottoposte ad inchieste di tale severità sia nel campo politico, sia nel paludoso e misterioso mondo della burocrazia romana, ma ancora una volta si constata come sempre sui soliti ricada l'attenzione della lente d'ingrandimento giuridico mediatica.

Di Francesco Di Bartolomei.

                 

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