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Roma, rimossa dal Comune targa abusiva in memoria della strage di Acca Larentia, tensione in crescita per manifestazione del 7 gennaio

L’associazione Acca Larentia, intanto, ha già pubblicato sui social una locandina con l’invito a partecipare alla commemorazione, definendo la partecipazione “un dovere per i camerati caduti"

30 Dicembre 2024

Roma, rimossa dal Comune targa abusiva in memoria della strage di Acca Larenzia, tensione in crescita per manifestazione del 7 gennaio

La targa rimossa su Acca Larentia, fonte: social Facebook

A pochi giorni dalla commemorazione annuale del 7 gennaio 2025 per le vittime della strage di Acca Larentia del 1978, una targa firmata "i camerati" è apparsa in una strada adiacente a via Acca Larentia a Roma. La targa ricorda Stefano Recchioni, uno dei tre militanti di destra uccisi in quegli eventi. L'atto ha suscitato immediate reazioni politiche e sociali.

Enzo Foschi, segretario del Pd di Roma, ha definito la targa “l’ennesima provocazione fascista” e ha chiesto al Campidoglio di rimuoverla prontamente. Inoltre, ha sollecitato il Viminale a impedire l’annuale commemorazione in cui, lo scorso anno, si sono registrati saluti romani e gesti di stampo fascista. "È necessario vietare lo scempio dei saluti romani ad Acca Larentia", ha dichiarato Foschi, riferendosi ai 31 militanti di Casapound che rischiano il processo per i fatti dello scorso anno.

Anche l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha richiesto un intervento deciso. In un appello al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, l’associazione ha chiesto di vietare il raduno, definendolo un "raduno fascista" e rinnovando l’esigenza di mettere fuori legge le organizzazioni di ispirazione fascista.

L’associazione Acca Larentia, intanto, ha già pubblicato sui social una locandina con l’invito a partecipare alla commemorazione, definendo la partecipazione “un dovere per tutti i camerati caduti". La tensione rimane alta, con il timore di nuove provocazioni durante l’evento.

La strage di Acca Larentia, di cosa si tratta

La strage di Acca Larentia rappresenta uno degli episodi più bui degli anni di piombo. Il 7 gennaio 1978, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, militanti del Fronte della Gioventù, furono assassinati davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larentia. Poche ore dopo, negli scontri con le forze dell’ordine, fu ucciso Stefano Recchioni. Da allora, l’evento è al centro di divisioni politiche e sociali, con commemorazioni spesso segnate da polemiche e tensioni.

Il clima di scontro ideologico che circonda la commemorazione del 7 gennaio si riaccende ogni anno, sollevando interrogativi sul rapporto tra memoria storica, legalità e utilizzo dello spazio pubblico per iniziative dal forte carattere ideologico.

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