04 Novembre 2024
‘’Gianluca Savoini è un giornalista ed esponente della Lega. Laureato in scienze politiche, uomo di profonda cultura politica, è stato per anni consulente e collaboratore esteri per Umberto Bossi e Roberto Maroni e portavoce di Matteo Salvini. Ad oggi è più attivo che mai anche grazie al suo canale telegram, dove è possibile trovare analisi geopolitiche. Incontrato in un noto bar di Milano, ci rilascia un’intervista esclusiva in merito alla questione americana e le imminenti elezioni.’’
Ovviamente dipende da chi vince. Se vincesse la vice-presidente attuale non potrebbe fare altro che riproporre la disastrosa politica sia nazionale e soprattutto internazionale, guerrafondaia e bellicista statunitense. C’è da sperare che questa signora, che non dimostra grande acume di alcun tipo e messa lì dal deep state solo per dare fastidio a Trump, non vinca. Se vincesse Donald Trump, come lui ha annunciato più volte, probabilmente si andrebbe verso una sistemazione pacifica della guerra in Ucraina e probabilmente di una riformulazione e conseguente riorganizzazione della N.A.T.O.
In Russia, per esempio, dove queste elezioni sono attesissime come nel resto del mondo, Trump viene visto come il male minore perché si sa bene che negli U.S.A. il potere del deep state supera ogni presidente eletto e domina veramente con tutte le sue diramazioni economico-finanziarie. A testimonianza di ciò, quando il presidente cinese Xi Jinping è stato negli Stati Uniti ha prima incontrato i manager di BlackRock , di facebook, etc e tutti i restanti potentati economici le quali decisioni valgono più delle scelte politiche.
A dirla tutta questa idea c'era venuta a noi, Lombardia Russia, intorno al 2017/2018 per favorire la pace. Al tempo siamo stati, purtroppo, profeti di sventura poichè affermammo che se si fosse continuato a trasformare la Russia in un nemico per l’Europa ed in generale per l’occidente saremmo andati vicino ad una possibile guerra mondiale. I cialtroni che ci hanno accusato non hanno chiesto scusa, questo a testimoniare che non eravamo al soldo di nessuno e cercavamo di fare gli interessi nazionali dell’Italia che ovviamente non prevedevano queste sanzioni inutili e controproducenti alla Russia. Tornando alla tua domanda, l’incontro tra i due è assolutamente auspicabile e ovviamente dipende dalle loro volontà.
Di Lelio Antonio Deganutti.
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