25 Luglio 2024
Salvini, fonte: imagoeconomica
Il Decreto Salva Casa, già approvato a Montecitorio la scorsa settimana, è divenuto legge. Via libera alla sanatoria edilizia semplificata: oltre a micro-appartamenti e cambi di destinazioni d'uso, approvati aumenti di cubatura, tolleranze costruttive e sanzioni più basse.
Il Decreto Salva Casa diviene ufficialmente legge: ieri il via libera dal Senato che ha confermato la fiducia del governo. 106 senatori si sono espressi a favore, mentre 68 sono contrari, un solo astenuto. Il provvedimento, nato su iniziativa del ministro per le infrastrutture Matteo Salvini, era già stato approvato la scorsa settimana, il 17 luglio, a Montecitorio. Il decreto prevede di introdurre norme urgenti per la semplificazione edilizia e urbanistica. Le più importanti novità riguardano i parametri minimi di abitabilità, i requisiti igienico sanitari, i cambi di destinazioni d’uso e interventi sulle parti comune. In particolare, sono stati approvati dei mini-appartamenti di 2,40 m di altezza e 28 metri quadrati, che scendono a 20 nei monolocali. I cambi di destinazione d’uso vengono semplificati e possono riguardare anche seminterrati, sottotetti e primi piani. Per quanto riguarda le parti comuni, i lavori destinati alla loro riqualificazione non potranno essere bloccati da eventuali abusi edilizi negli appartamenti, e viceversa. Aumenta anche il tempo concesso per l’accertamento di conformità: i termini di demolizione prorogati da 90 a 240 giorni.
Nel corso della conversione in legge, il decreto Salva Casa ha subito alcune modifiche: il Parlamento ha aperto ad aumenti di cubatura, a parametri minimi più bassi per ottenere l’abitabilità e a tolleranze costruttive, cioè differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto realizzato, portate fino al 6% e applicabili anche ai requisiti igienico-sanitari, come le altezze e le superfici minime. Inoltre, sono state previste sanzioni molto più basse rispetto a quelle previste: la sanzione massima scende da 30mila a 10mila euro.
Per il capogruppo del Pd Francesco Boccia il decreto "contiene evidenti sanatorie e condoni in materia di edilizia residenziale, una vera e propria deregulation. Nessuna norma che riguardi una politica per la casa o investimenti sull'edilizia pubblica. Niente che riguardi la rigenerazione urbana. L'ennesima furbata, un'altra strizzata d'occhio ai furbi. Per questo motivo troviamo grave che il ministro Salvini, sponsor di questo decreto, non abbia trovato il coraggio di metterci la faccia e di venire a difendere il suo ennesimo condono nelle aule parlamentari".
Di tutt'altra opinione Matteo Salvini, immortalato in una foto di gruppo con tutti i senatori per festeggiare. Ha detto: "Sono giornate intense. Abbiamo chiuso il cosiddetto Salva Casa, ma riguarda l'edilizia privata a 360 gradi. La burocrazia è abituata a certe resistenze, si passa dall'istituto barbaro del silenzio rigetto a carico della pubblica amministrazione al silenzio assenso. Penso sia proprio di un paese civile dove la Pubblica amministrazione è a servizio dei cittadini e non al contrario. Penso che rimettere sul mercato alcuni milioni di abitazioni sia importante".
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