09 Novembre 2023
Tabellone commissione inchiesta Covid; fonte: Claudio Borghi, X
Ok del Senato ad una commissione d'inchiesta parlamentare sulla gestione del Covid. I voti a favore in aula sono stati 94, 64 i contrari e nessun astenuto. A sostenere la proposta, le forze della maggioranza, con l'aggiunta di Italia Viva, contrarie le opposizioni. A colpire gli osservatori, in particolare, le modifiche applicate prima dell'approvazione del ddl, modifiche che escludono dall'oggetto delle indagini della commissione lo stato d'emergenza, i dpcm e gli obblighi vaccinali. Resta invece l'inchiesta sul lockdown. Un cambio di direzione rispetto al testo inizialmente proposto che non ha mancato di lasciare molti insoddisfatti per una commissione d'inchiesta che online più di qualcuno definisce già "fuffa".
Il Senato dà il via libera al ddl per la formazione di una commissione d'inchiesta parlamentare sulla gestione dell'emergenza Covid. 94 i voti a favore (maggioranza e Italia Viva) e 64 i contrari (opposizioni) per un provvedimento che, dopo l'approvazione della Camera, dovrà ora ripassare a Montecitorio per via di alcune modifiche apportate in Commissione Affari Sociali.
Proprio il tema delle modifiche ha finora colpito maggiormente numerosi osservatori: degli iniziali oggetti d'indagine previsti dal ddl, infatti, sono stati esclusi lo stato d'emergenza, i Dpcm e gli obblighi vaccinali. Una decisione al momento non ancora spiegata dalla Commissione. Tra le varie modifiche subite dal testo, due in particolare ne hanno completamente modificato l'aspetto, entrambe nell'articolo 3 (relativo ai compiti della commissione): quella al punto 3.t e quella al punto 3.v (non modificato ma addirittura soppresso).
A votare a favore della commissione d'inchiesta le forze della maggioranza, con l'aggiunta di Italia Viva.
Per Fratelli d'Italia hanno votato:
Per la Lega ha votato:
Per Forza Italia ha votato:
Per Italia Viva ha votato:
Per Noi Moderati ha votato:
Contrari, invece, 64 voti, tutti da parte delle opposizioni:
Per il Partito Democratico ha votato:
Per il Movimento 5 Stelle ha votato:
Per Azione ha votato:
Per gli altri gruppi (compreso il misto) ha votato:
Ad indicare la composizione della commissione d'inchiesta è il testo del ddl approvato oggi in Senato. Secondo quanto riportato nell'articolo 2: quindici senatori e quindici deputati, nominati rispettivamente dal Presidente del Senato e dal Presidente della Camera, in proporzione al numero dei componenti dei Gruppi parlamentari. Ancora incertezza sui nomi, per la scelta dei quali si attende la revisione a Montecitorio, ma nelle ultime settimane è già stata suggerita da vari osservatori, compreso il dottor Giuseppe Barbaro, l'onorevole Alice Buonguerrieri, di Fratelli d'Italia, come papabile presidente. Un altro nominativo ricorrente, quello del professor Mariano Bizzarri, oncologo dell'università La Sapienza di Roma che al Giornale d'Italia aveva ammesso: "Ho ricevuto alcuni inviti riguardo alla commissione d'inchiesta Covid".
La notizia dell'approvazione del ddl sulla formazione di una commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid aveva acceso online la soddisfazione di molti internauti. Soddisfazione spentasi però in poco tempo, alla scoperta delle modifiche (e della soppressione) subite dal testo originale. Tra i numerosi commenti: "10 mesi per preparare questa commissione e alla fine non indaga ciò che conta davvero". E ancora: "Niente indagini sullo stato d'emergenza, niente indagini sui Dpcm, niente indagini sugli obblighi vaccinali. In cambio fanno una bella inchiesta sui banchi a rotelle della Azzolina, MA STIAMO SCHERZANDO?". Qualcuno, poi, ha puntato sulla sintesi: "Questa commissione sarà solo fuffa".
Importante modifica è stata applicata in commissione al punto 3.t relativo alle misure di contenimento adottate dal governo nel periodo pandemico, al termine delle operazioni di voto così espresso: "Verificare e valutare le misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia, valutando se tali misure fossero fornite di adeguato fondamento scientifico, anche eventualmente attraverso la valutazione comparativa con la condotta seguita da altri Stati europei e con i risultati da essi conseguiti".
Nella versione originale, tuttavia, il testo recitava: "Verificare e valutare le misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia, individuando eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione in base ai criteri della ragionevolezza, della proporzionalità e dell’efficacia, contraddittori o contrastanti con i princìpi costituzionali e valutando se tali misure fossero fornite di adeguato fondamento scientifico, anche eventualmente attraverso la valutazione comparativa con la condotta seguita da altri Stati europei e con i risultati da essi conseguiti".
Secondo molti online, ancora più grave delle modifiche riservate al punto 3.t sarebbe la soppressione del punto 3.v, relativo alla dichiarazione dello stato d'emergenza e completamente soppresso (unico punto dell'intero disegno a subire tale sorte).
Così si presentava il punto 3.v prima del passaggio in commissione: "Verificare e valutare la legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle relative proroghe nonché dell’utilizzo dello strumento della decretazione d’urgenza".
Di seguito il testo del ddl con l'indicazione delle modifiche apportate
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