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Premierato, Pd, M5s e Azione contrari alla riforma: “È pasticciata e pericolosa”, Iv non chiude: “Leggiamo prima il testo”

L’opposizione critica il ddl Casellati e parla di “pasticcio”, mentre il partito di Renzi si riserva di avere tra le mani il testo della riforma costituzionale

03 Novembre 2023

Premierato, Pd, M5s e Azione contrari alla riforma: “È pasticciata e pericolosa”, Iv non chiude: “Leggiamo prima il testo”

Fonte: La Repubblica

La reazione dell’opposizione alla riforma costituzionale, il cosiddetto premierato, era piuttosto scontata. Pd, M5s e Azione si sono detti contrari al ddl Casellati approvato in Cdm. Se per il premier Giorgia Meloni è “la madre di tutte le riforme”, per il segretario dei dem, Elly Schlein, “è pasticciata e pericolosa”. Dalla sponda di Italia Viva, invece, non arriva la chiusura: il partito di Matteo Renzi, favorevole all’elezione diretta del presidente del Consiglio, si è riservato di leggere prima il testo.

Premierato, Pd, M5s e Azione: “Riforma pasticciata”

“È una riforma pasticciata e pericolosa, perché indebolisce nuovamente il Parlamento, è una riforma che limita le prerogative del presidente della Repubblica e che smantella la forma parlamentare”, ha incalzato Schlein.
Per l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, presidente del Comitato di garanzia del Movimento 5 stelle, “il premierato meloniano è una riforma pasticciata e approssimativa. Una scelta che non favorirà la governabilità ma accentuerà gli squilibri del sistema”.
Critico anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Il governo ha approvato una riforma in Cdm che potremmo chiamare l’Italierato. Non è un cancellierato (che avremmo approvato), non è un premierato, non è presidenzialismo o semi-presidenzialismo. È una nostra invenzione mai fino ad ora sperimentata nel mondo”.

Italia Viva non chiude: “Aspettiamo di leggere i testi”

Più cauta la posizione di Italia Viva, che parla di “pasticci” ma dice anche di voler aspettare a “leggere i testi”. La senatrice di Iv, Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito, ha ricordato come per lo schieramento di Renzi siano “importanti due obiettivi: la stabilità e il ripristino del rapporto fiduciario tra elettori e istituzioni. Se la proposta del Consiglio dei ministri sarà coerente con questa impostazione, ci saremo e affronteremo la discussione con la serietà di una forza politica che ha come primo interesse il rafforzamento delle istituzioni”.
È stato lo stesso Renzi, nei giorni scorsi, a sottolineare che “se il presidente del Consiglio viene eletto dai cittadini è evidente che ha più poteri di prima, ma è quello che serve all’Italia. È quello di cui ha bisogno il Paese, è il sindaco d’Italia”.

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