03 Novembre 2023
Fonte: Palazzo Chigi
Il premierato è stato approvato in Cdm. "La madre di tutte le riforme" è stat presentata oggi in conferenza stampa da Meloni, che ha risposto alle domande dei giornalisti, ai quali ha promesso "basta ribaltoni e governi tecnici". Il presidente eletto può essere sostituito solo in un caso, e solo da un parlamentare. La premier: “È una priorità, non tocchiamo le competenze del capo dello Stato".
Così Meloni dopo il premierato approvato in Cdm: "Negli ultimi 75 anni di storia repubblicana abbiamo avuto 68 governi con una vita media di un anno e mezzo. Questa è la madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia perché se facciamo un passo indietro e guardiamo agli ultimi 20 anni abbiamo avuto 12 presidenti del Consiglio".
"Quando i governi vanno a casa dopo un anno e mezzo c'è una debolezza. Io credo che sia una riforma fondamentale. È una priorità e proprio perché siamo stabili e forti abbiamo la responsabilità di cogliere questa occasione e per lasciare a questa nazione qualcosa che possa risolvere i propri problemi strutturali. Quello che non funziona nel sistema è l'orizzonte di legislatura. Si privilegia la spesa corrente invece che gli investimenti". Inoltre "l'assenza di stabilità ha creato un problema di credibilità internazionale, nelle nostre interlocuzioni", osserva ancora.
Il premier può essere "sostituito solo da un parlamentare: quindi fine dei governi tecnici". È uno dei passaggi principali del testo redatto dal ministro delle riforme Elisabetta Casellati.
"Non ci sarà più la possibilità di fare maggioranze arcobaleno". "L'altro ruolo che resta inalterato è quello del Parlamento. Poi vengono modificati 4 articoli della Costituzione. Il presidente del Consiglio eletto a suffragio universale contestualmente alle Camere. Si rinvia alla legge elettorale la responsabilità di garantire una maggioranza. È prevista anche una norma anti-ribaltone: il presidente eletto può essere sostituito solo in un caso, e solo da un parlamentare. È la fine dei ribaltoni".
Ancora la premier: "Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo mantenuto l'impegno che ci eravamo presi, si tratta di un'occasione storica che ci porta nella terza Repubblica ma poi deve sempre il popolo a decidere. Confido in un consenso ampio in Parlamento e se così non dovesse essere chiederemo agli italiani che cosa ne pensano con un referendum".
Anche Matteo Salvini esprime soddisfazione, accanto a Meloni: "È un passaggio importante quello di oggi, rafforzare il governo a livello centrale e nel contempo applicare quello che la costituzione ad oggi prevede in termini di autonomia significa dare più senso e più peso al voto dei cittadini, che non possono vedere ribaltoni e cambi di maggioranza".
Il PDF del testo della riforma:
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