Eredità Berlusconi, Fisco a secco sui 6 mld di patrimonio, chiesta l'esenzione sulle tasse di successione

L’eredità di Berlusconi ammonta a circa 6 miliardi di euro, ma per il fisco italiano può essere un flop. Questo perché il patrimonio netto degli eredi ammonta a 458 milioni di euro, come ha certificato il notaio Mario Notari di Milano. Circa 423 milioni riguardano le varie holding che controllano Fininvest, gli investimenti immobiliari ne valgono 35.

Eredità Berlusconi, Fisco a secco sui 6 mld, chiesta l'esenzione sulle tasse di successione

Un patto sull'eredità di Berlusconi, coi cinque figli che lasciano a secco il Fisco. Nel totale ci sono le tre ville intestate all’ex premier e un box a Trieste, eredità di un cittadino. Cifre sulle quali verrebbe calcolata l'imposta di successione, se verrà riscossa, a parte gli 81 mila euro di imposta di registro. Gli eredi però hanno deciso di chiedere l'esenzione. E possono, in base alla legge.

Il testo unico sull’imposta di successione del 1990 infatti prevede che i trasferimenti a favore dei discendenti e del coniuge di aziende o di rami di esse, di quote sociali e di azione non siano soggetti all’imposta, ma a condizione che aventi causa proseguano nell’attività di impresa per almeno cinque anni. In caso contrario, andrà pagata per intero.

Motivo per cui il Fisco potrebbe restare a bocca asciutta. Al punto 5) dell’Accordo tra di loro "gli eredi si obbligano reciprocamente, altresì, a non alienare quote di alcun cespite compreso nel Relictum per il termine di 5 anni dall’aperura della successione e quindi sino al 12 giugno 2028".

Eredità di Berlusconi, dopo il primo passo formale i cinque figli potrebbero non pagare un euro sui 458 mln

L'apertura dell'eredità di Berlusconi è avvenuta lo scorso 6 luglio. Starà all'Agenzia delle Entrare decidere se accettare o meno la richiesta di esenzione. Ed in caso di probabile risposta positiva, Marina, Barbara, Pier Silvio, Luigi ed Eleonora dovranno pagare 1,4 milioni di imposte, ovvero il 4% dei 35 milioni di patrimonio. Ma poiché la legge prevede una franchigia di un milione di euro a testa, l’introito per il fisco potrebbe alla fine ammontare a zero.