26 Settembre 2023
Fonte: lapresse.it
Non ha ancora trovato una risoluzione la tormentata questione del futuro ruolo che Carlo Bonomi andrà ad assumere allo scadere del suo attuale mandato da presidente di Confindustria. Quello che sembrava essere il buen retiro pronto ad accoglierlo, la presidenza dell'Università Luiss, si è iniziato a fare sempre più lontano nelle ultime settimane, dopo la scoperta che il dottor Bonomi, in realtà, dottore non sarebbe, non avendo mai conseguito alcuna laurea.
Dopo la scoperta che Carlo Bonomi sarebbe privo di laurea, la prima reazione pubblica era stata di leggero fastidio, ed in alcuni casi di malcelata ironia, per il fatto che non solo il presidente di Confindustria non avesse mai smentito quanti gli si rivolgevano con l'appellativo di "dottore", ma che apparentemente si firmasse lui stesso con tale, immeritato, titolo. Dopo le prime ore di facile polemica, tuttavia, era arrivata anche la riflessione su cosa, in concreto, tale mancanza potesse significare. Si è iniziato a parlare dell'università Luiss.
Da tradizione ad assumere la presidenza del rinomato istituto di formazione è il presidente di Confindustria al termine del proprio ruolo, tra alcuni mesi Bonomi stesso. Ma. Per legge le università italiane non possono essere dirette da qualcuno in assenza di un titolo di studio pari o superiore alla laurea. Bonomi, nonostante le competenze e lo storico a testimoniarne le capacità, è quindi teoricamente escluso.
In corso da giorni discussioni, nelle quali indiscrezioni riferiscono si sarebbe cercato di coinvolgere anche Palazzo Chigi, dalle quali starebbe lentamente emergendo la possibilità di un piano B. Non la presidenza, ma la vicepresidenza esecutiva, un ruolo per il quale il legislatore non ha previsto la necessità di una laurea e grazie a cui Bonomi si troverebbe comunque al (quasi) vertice dell'università una volta lasciata la guida della confederazione dell'industria, nel maggio del 2024.
Nulla di accertato, al momento, ma notizie che prendono sempre più piede, come sembra fare un altro nome che, secondo la narrazione esposta, andrebbe a ricoprire il ruolo di presidente: quello di Emma Marcegaglia.
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