Ponte sullo stretto, Salvini vuole mettere la prima pietra prima delle Europee, Meloni no: niente passerelle - ESCLUSIVA

Tira aria di burrasca all'interno del governo; non soltanto tra Antonio Tajani (ancora incavolato nero per essere stato trattato come lo zio nessuno da Giorgia Meloni) ma anche tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini (che continua a dire che il governo durerà 5 anni ma si tratta solamente della paura di andare ad elezioni anticipate che converrebbero soltanto a Giorgia Meloni). L'oggetto del contendere tra i due è il ponte sullo stretto di Messina. Perché Giorgia Meloni anche se ancora non gliel'ha detto al suo vicepremier non è poi così convinta che sia cosa buona e giusta spendere tutti quei quattrini (ammesso che ci siano) per un ponte quando in buona parte del paese mancano ancora strade e ferrovie degne di questo nome e non si sa a quale santo votarsi per fare la legge di bilancio. Con il rischio poi che a prendersi tutti i meriti sia soltanto Matteo.

Così quel furbacchione di Salvini sta cercando a tutti i costi di confezionarsi uno spot elettorale su misura in vista delle elezioni europee: vuole assolutamente posare la fatidica prima pietra prima del voto. Peccato però che la premier non abbia alcuna intenzione di fargli questo favore. Giorgia non ha alcuna intenzione di concedergli la passerella pre elettorale.

Tra i due però la querelle rischia di non limitarsi soltanto al ponte sullo Stretto: Matteo Salvini e tutto lo stato maggiore leghista si augurano che Fratelli d'Italia non superi il 25% alle prossime elezioni europee. Roba da gufi. Sarebbe una notevole battuta d'arresto per Giorgia Meloni, quotata dai sondaggisti a ridosso del 30%. Da Fratelli d'Italia ricambiano la cortesia e sperano che la Lega alle europee si fermi nuovamente al di sotto del 10%, come alle scorse politiche. Per la serie: parenti serpenti.