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Europee, il terzo polo non convince Cateno, con Emiliano e De Luca rete del civismo che vale il 4%. Bocciati Renzi e Calenda

Europee, meglio Cateno del Pd: da Emiliano a De Luca, verso la rete del civismo

12 Agosto 2023

Europee, il terzo polo non convince Cateno, con Emiliano e De Luca rete del civismo che vale il 4%. Bocciati Renzi e Calenda

Per usare un termine tanto caro ai grillini, lo “tsunami” Cateno De Luca dalla Sicilia si sta spostando verso il centro dell’Italia passando dalla Puglia e dalla Campania.

Nei giorni scorsi il sindaco di Taormina ha partecipato in Puglia a un incontro riservato con il governatore Michele Emiliano. Tra i due esiste un’amicizia di vecchia data, ma tra le chiacchiere a quattrocchi si è parlato ovviamente anche di politica. Emiliano, infatti, esponente del Pd in regione è sostenuto anche da una rete civica che dal Pd vogliono tenersi distanti, alcuni anche d’aria Centrodestra. Il ‘fenomeno’ Cateno De Luca infatti potrebbe essere un modo per replicare i risultati siciliani anche in Puglia, dunque quale migliore occasione per testare il tutto in occasione delle europee. Da qui l’idea di un’alleanza civica tra l’ex sindaco di Messina e la rete civica di Michele Emiliano.

Ma come detto la rete di contatti e di incontri diventa sempre più fitta, e lo tsunami siciliano potrebbe anche arrivare in Campania, dove l’altro De Luca, Vincenzo, in rotta con l’attuale segreteria Pd, anche lui sostenuto da una fitta rete di realtà civiche, potrebbe mettere a sistema in questa operazione in vista delle europee. I contatti trasversali dalla Sicilia alla Puglia, passando per la Campania ci sono. Sherpa sono già in azione da settimane. Dal quartier generale di Cateno De Luca si respira ottimismo sull’operazione che, secondo i loro calcoli, potrebbe addirittura permettere di raggiungere il 4% solo con i voti del meridione aggregando le reti civiche di Sicilia, Sardegna (Cateno De Luca nelle scorse settimane ha fatto un salto proprio in Sardegna per una serie di incontri), Calabria, Puglia e Campania.


Tutto qua? No, il progetto di ‘Scateno’ è ancor più ambizioso, la sua strategia infatti punta ad andare oltre, e la sua possibile candidatura nel collegio di Monza e Brianza (ormai quasi certa), in occasione delle suppletive di Ottobre, vuol essere un segnale per quelle realtà civiche che negli ultimi mesi hanno avuto contatti proprio con De Luca: da Letizia Moratti, a Grande Nord, passando per i leghisti puri e duri che fanno capo all’ex ministro Castelli (che De Luca ha incontrato a Ponti sul Mincio a luglio).

Operazione totalmente civica che potrebbe vedere anche un leggero restyling del simbolo del partito del sindaco di Taormina, passando da ‘Sud chiama Nord’ a “Sud con Nord”, si ragiona nella war rom deluchiana. Cateno si sarebbe convinto anche a portare avanti questa strategia civica forte del sondaggio lanciato sulla piattaforma del suo partito, sugli oltre 3000 votanti il 48% si è espresso a favore di un accordo in vista delle europee con partiti che oggi sono fuori dal parlamento, mentre solo il 6% si espresso a favore di un accordo con Renzi o con Calenda. Superiore invece la percentuale per un accordo di Cateno De Luca insieme a entrambi i partiti, dunque con il terzo polo o quello che ne rimane. A favore si è espresso circa il 20%. Ma nelle ultime settimane Cateno De Luca sembra vedere l’operazione Renzi o Calenda non più come la sua priorità, ed ha aspramente criticato i “teatrini dei due” in merito alla possibile spaccatura; anche per Scateno “separati si frantumano, rischiano di sparire”.

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