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Reato di tortura, alla Camera una proposta di legge di FdI per l’abrogazione: scontro con Pd e Si

La prima firmataria della pdl è la meloniana Imma Vietri, che propone di abrogare gli articoli 613-bis e 613-ter del codice penale. Ilaria Cucchi lancia un appello a Mattarella

24 Marzo 2023

Reato di tortura, alla Camera una proposta di legge di FdI per l’abrogazione: scontro con Pd e Si

Nuovo scontro tra maggioranza e opposizione sulla giustizia. L’oggetto della discussione, dopo le madri in carcere, è una proposta di legge di FdI per abrogare il reato di tortura introdotto nell'ordinamento italiano nel 2017 dopo un tormentato iter parlamentare. La prima firmataria è Imma Vietri. Con il provvedimento, assegnato in Commissione Giustizia della Camera, si intendono di fatto abrogare gli articoli 613-bis e 613-ter del codice penale che introducevano il reato e si lascia in piedi solo una sorta di aggravante all'articolo 61 del codice penale.

Il testo della proposta di legge: “Incertezza applicativa in cui è lasciato l’interprete”

“L'incertezza applicativa in cui è lasciato l’interprete” con le norme introdotte nel 2017 “potrebbe comportare la pericolosa attrazione nella nuova fattispecie penale di tutte le condotte dei soggetti preposti all'applicazione della legge, in particolare del personale delle forze di polizia che per l'esercizio delle proprie funzioni”, spiegano i firmatari nella relazione della proposta di legge , “è autorizzato a ricorrere legittimamente anche a mezzi di coazione fisica”. Se non si abrogassero gli articoli 613-bis e 613-ter, si legge ancora, “potrebbero finire nelle maglie del reato in esame comportamenti chiaramente estranei al suo ambito d'applicazione classico, tra cui un rigoroso uso della forza da parte della polizia durante un arresto o in operazioni di ordine pubblico particolarmente delicate o la collocazione di un detenuto in una cella sovraffollata”.

Bazoli (Pd): “Il reato di tortura c’è in tutti gli ordinamenti democratici”

“È gravissimo che alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia abbiano presentato una proposta di legge per abrogare il reato di tortura. Non ci siamo dimenticati di quando l’attuale presidente del Consiglio dichiarò che con quel reato si impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro”, ha sottolineato Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia al Senato. “Il reato di tortura c’è in tutti gli ordinamenti democratici, è richiesto dalle convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani, siamo uno degli ultimi paesi occidentali che l’hanno introdotto. L’’idea di abrogarlo rivela un’idea preoccupante e pericolosa dell’uso del potere e della forza da parte della destra. La difesa dello stato di diritto, e la difesa delle nostre forze dell’ordine, non può tollerare che lo si metta in discussione”. Sugli scudi anche la senatrice di Sinistra Italiana-Alleanza Verde, Ilaria Cucchi, che si appella a Sergio Mattarella affinché non si cancelli dall' ordinamento l'aggravante del reato di tortura “come invece intende fare Fratelli d’Italia""con una pdl depositata alla Camera e assegnata in Commissione Giustizia. “E' notizia di queste ore la sospensione di 23 agenti del carcere di Biella accusati dalla magistratura di tortura di Stato nei confronti di 3 detenuti e nelle stesse ore veniamo a conoscenza dell'assegnazione in Commissione Giustizia della Camera di una proposta di legge di Fdi che vuole abrogare la tortura. Questo è un fatto gravissimo”, ha dichiarato Cucchi.

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