26 Gennaio 2023
fonte: pixabay
Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del merito, lancia una nuova proposta sulla scuola, questa volta in merito al tema economico: "La scuola pubblica ha bisogno di nuove forme di finanziamento, anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati". Dall'Alto Adige arriva poi una proposta interna sul piano educativo e pedagogico: l’abolizione dei voti scolastici al di sotto del 4.
Secondo il ministro Valditara "Bisogna trovare nuove strade, anche sperimentali, di sinergia tra il sistema produttivo, la società civile e la scuola, per finanziare l'istruzione, oltre allo sforzo del governo". Secondo il ministro la soluzione è "la creazione di un fondo perequativo centralizzato e ministeriale che ci consenta", così che con i fondi attratti da un liceo, ci sia la possibilità di finanziarne anche altri". Inoltre "chi vive e lavora in una regione d'Italia in cui più alto è il costo della vita potrebbe guadagnare di più".
Nel futuro dell'istruzione, secondo Valditara c'è spazio per l'intelligenza artificiale, di cui "non bisogna aver paura, basta governarla, altrimenti diventa un rischio. I docenti però, rassicura, non saranno sostituiti dai robot".
In Alto Adige, si sta meditando su un’altra importante innovazione: l’abolizione dei voti scolastici al di sotto del 4. La proposta, arriva da Philipp Achammer, l’assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca. Secondo cui "non hanno alcun valore educativo e pedagogico". L’assessore alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato, invece, non ha nascosto le sue perplessità: "Lo sono per il merito e la professionalità dei docenti. Poi ovviamente facciamo tutte le valutazioni del caso, tenendo presente che con un '2', ad esempio, diventa complicato recuperare".
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