13 Gennaio 2023
Fonte (LaPresse)
È stato ufficialmente congelato lo sciopero dei benzinai del 25 e e 26 gennaio. La decisione dei gestori è arrivata dopo l'incontro di oggi col governo, cui tavolo c'era l'aumento del prezzo della benzina arrivata quasi a 2 euro al litro. A rappresentare la categoria Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio. Il governo assicura l'avvio di un confronto con il settore, che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17 gennaio. Quindi "le polemiche finiscono qui", affermano le organizzazioni.
Non ci sarà almeno per ora nessuno sciopero dei benzinai per il 25 e il 26 gennaio, date scelte dai gestori per protestare contro l'"ondata di fango" gettata addosso dall'esecutivo. "Apprezzato il chiarimento avuto con Governo che ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l'aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato", affermano i sindacati.
E aprono ad un passo indietro, spiegando che si apre "un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell'esame del testo del decreto una volta emanato". "Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete - si legge ancora nella nota -. Già nei prossimi giorni, le organizzazioni dei gestori si rendono disponibili ad affrontare i temi sul tavolo e a individuare strumenti anche normativi utile ad affrontare sia la contingenza che soprattutto la prospettiva".
L'aumento del prezzo della benzina e le relative contestazioni della Guardia di Finanza prima e decreto trasparenza del governo poi che ha introdotto l'obbligo del prezzo medio alla pompa hanno fatto andare su tutte le furie i benzinai. Pochi giorni fa in risposta al governo, considerato "forte coi deboli" i gestori avevano varato lo sciopero per il 25 e il 26 gennaio.
Il tema ha indubbiamente polarizzato l'opinione pubblica in questi giorni dato che è tornato sul tavolo anche il tema delle accise, la cui proroga non è stata prevista dal governo Meloni che ha però fatto un passo indietro dichiarando che sarà previsto un intervento qualora l'extragettito derivante dall'Iva lo consenta.
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