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Benzina, Meloni fa retromarcia: "Taglio accise con più gettito Iva". E "assolve" i benzinai

Giorgia Meloni prova a rimediare dopo le polemiche e annuncia un possibile taglio delle accise qualora l'extragettito derivante dall'Iva lo consenta. Oggi incontro coi benzinai

13 Gennaio 2023

Caro carburante, Meloni: "Giù accise se prezzo sale". Oggi incontro governo-sindacati

Fonte Facebook (Giorgia Meloni)

Non si placano le polemiche legate al mancato taglio delle accise e al presunto "fango" che i benzinai rivendicano che il governo abbia buttato sulla categoria. Ma Giorgia Meloni in un'intervista al Tg1 prova a fare chiarezza ed anche un po' di retromarcia: "Le opposizioni fanno il loro lavoro, non mi spaventa ma nel programma di Fratelli d'Italia non c'è scritto che avremmo tagliato le accise sul carburante". Poi fa un passaggio sulla "sterilizzazione" termine, secondo la Meloni da prendere maggiormente in considerazione riguardo la questione. "Se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato guadagna in più di accise Iva viene usato per riabbassare il prezzo".

Benzina, Meloni fa retromarcia: "Taglio accise con più gettito Iva"

"Ed è quello che prevede il nostro decreto varato dal Consiglio dei ministri", rimarca. Il dibattito sta inevitabilmente monopolizzando l'attenzione pubblica. Prima la contestazione da parte della Guardia di Finanza dell'aumento dei prezzi dei gestori, poi il decreto con cui si introduce l'obbligo di indicare un prezzo medio alla pompa e infine lo sciopero annunciato dai benzinai per il 25 e 26 gennaio. Una mossa che non spaventa il governo ma che porterà comunque ad un tavolo d'incontro oggi coi sindacati.

Oggi incontro governo-sindacati 

I benzinai verranno ascoltati oggi dal governo attorno alle 11.30. In rappresentanza dell'esecutivo ci saranno i ministri delle Imprese Adolfo Urso e dell'Economia Giancarlo Giorgetti oltre che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. La riunione che avrà come oggetto l'incremento prezzi carburanti, avviene dopo lo sciopero indetto dai benzinai per il 25 e 26 gennaio prossimi per "porre fine a questa ondata di fango sulla categoria".

Le tre organizzazioni che rappresentano più della metà dei benzinai Faib, Fegica e Figisc hanno comunicato che "il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa''.

Meloni: "Nessuno scaricabarile verso i benzinai"

Giorgia Meloni prova a precisare un'altra volta dopo la giornata di ieri che da parte del "governo" non c'è "nessuna volontà di fare scaricabarile, io anzi ribadisco che la gran parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità e forse proprio a loro tutela occorre individuare chi non dovesse avere la stessa responsabilità. Però voglio dire che occorre anche mettere la categoria al riparo da certe mistificazioni, perché quando si parla per settimana del prezzo della benzina a 2,5 euro quando il prezzo della benzina medio è 1,8 euro diciamo che non si aiuta...".

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