30 Dicembre 2022
Twitter: ZenatiDavide
Sì definitivo dell'Aula della Camera al decreto Rave con la ghigliottina. I voti a favore sono stati 183, 116 i no, un astenuto. Si è conclusa la telenovela legata all'approvazione del dl inizialmente nato per contrastare i raduni illegali ma che in seguito ha compreso altre misure invise all'opposizione che hanno cercato in tutti i modi di ostruire il provvedimento, come dimostra la bagarre in aula durante l'ultima notte.
Il decreto rave approvato quest'oggi introduce in particolare per tre misure: il reato di "Rave party", il reintegro dei medici "no- vax" e la cancellazione dei reati contro la Pa dall’elenco di quelli ostativi. La norma è stata riscritta al Senato dal governo sulla base degli emendamenti presentati dalla presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno e dal senatore di FI Pierantonio Zanettin. Viene introdotto il nuovo articolo del codice penale il quale punisce dai 3 ai 6 anni di carcere chi organizza mega-raduni sui terreni altrui. Verrà incastrato anche chi fa uso di sostanze stupefacenti.
C'è il reintegro dei medici "no-vax", argomento a lungo trattato dal neo governo e finalmente messo nero su bianco. Con l'approvazione del decreto è stato reintegrato il personale sanitario cosiddetto "no-vax" e rinviate le multe per chi non si è inoculato il vaccino anti-Covid. Il decreto ha anticipato dal 31 dicembre al 2 novembre il termine dell’obbligo vaccinale anti-Covid per i lavoratori dei settori sanitario, sociosanitario e socioassistenziale, vale a dire le uniche categorie per le quali l’obbligo era ancora in vigore. Coloro i quali non hanno rispettato l'obbligo sono stati sospesi dall'esercizio della professione con il divieto di continuare a svolgere la propria attività e ricevendo anche una multa da cento euro.
Un'altra misura sanitaria nel decreto rave riguarda l'abolizione del green pass in Rsa e ospedali, vale a dire l'ultimo luogo in cui il certificato verde era ancora previsto. L’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice nonché ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere viene consentito a tutti, purché muniti di mascherina per il quale il ministro Schillaci ha varato la proroga fino ad aprile 2023.
Un'altra misura annunciata da Schillaci. Dopo 5 giorni di isolamento viene abolito l'obbligo di tampone rapido o molecolare per uscire dall'isolamento. Ciò significa che per chi è positivo e senza sintomi sarà possibile riprendere le normalità attività dopo 5 giorni di quarantena. Chi entra in contatto con un positivo vede ridotto il regime di auto-sorveglianza da 10 a 5 giorni. Anche in questo caso, niente obbligo di sottoporsi a tampone.
Il decreto rave interviene sulla disciplina dell'ergastolo ostativo, agendo in merito ai reati di mafia e terrorismo. Si interviene sul tema dell’accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale da parte di detenuti condannati per specifici reati gravi, e ritenuti tali da non consentire il godimento di benefici in assenza di una collaborazione con la giustizia. Benefici penitenziari per i condannati per reati contro la Pubblica amministrazione, dalla concussione alla corruzione al peculato, anche se non hanno collaborato con la giustizia.
Ivan Vito
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